articolazione coxo femorale e coxalgia

ARTICOLAZIONE COXO-FEMORALE DAL PUNTO DI VISTA OSTEOPATICO

di | Aprile 13, 2021

Articolazione coxo-femorale: il punto di vista osteopatico

Articolazione dell’anca: brevi cenni anatomici

La regione dell’articolazione coxo-femorale è anatomicamente collegata a tutta la colonna vertebrale e anche agli arti superiori e inferiori.

Possiede una buona mobilità, permessa dalla conformazione sferica della testa femorale, alloggiata nell’acetabolo concavo formato dalle ossa del bacino.

L’anca costituisce parte integrante della postura in ortostasi (in piedi), di quella da seduti, e di tutti movimenti che si compiono nella deambulazione.

Articolazione coxo-femorale: approccio osteopatico

L’ approccio osteopatico nei confronti delle persone con dolore all’ anca è orientato alla salute, centrato sul paziente.

Comprende:

  1. osservazione.
  2. raccolta dati.
  3. test osteopatici e differenziali.
  4. diagnosi osteopatia.
  5. trattamento manuale.

L’ osteopata, alla ricerca della causa del dolore all’anca e delle disfunzioni osteopatiche, esamina tutto il sistema muscolo-scheletrico e i visceri pelvici ad esso connessi.

La tensegrità in osteopatia e di come una aderenza connettivale può causare una disfunzione anche lontano dal punto interessato dall’aderenza fasciale

Struttura e funzione sono infatti  correlate. Va infatti ricordato che l’approccio osteopatia possiede una visione piuttosto olistica dell’organismo. Quindi nella visione osteopatica, il corpo è caratterizzato da una connessione tra la forma architettonica (struttura) e i processi che risiedono al suo interno.

Ad esempio, se si manifestasse una disfunzione a livello dell’ anca, o dell’ articolazione sacro-iliaca, o della regione lombosacrale, la persona nel corso del tempo potrebbe avere problemi gastro-intestinali, o delle vie urinarie o dell’ apparato genitale.

Ma che cos’è la disfunzione osteopatica?

La disfunzione osteopatia è’ l’ alterazione di un intero sistema o della funzione delle componenti correlate .

La disfunzione in osteopatia possiede caratteristiche identificabili attraverso la palpazione:

  • L’asimmetria statica o in movimento dei punti di riferimento anatomici
  • Le alterazioni nella qualità o quantità di ampiezza del movimento articolare
  • I cambiamenti strutturali e fisiologici in altri tessuti o sistemi del corpo.

Gli osteopati che effettuano il trattamento manipolato osteopatico (OMT), usano generalmente una combinazione di test che valutano il paziente per individuare punti sensibili, anomalie nella struttura dei tessuti molli che circondano l’ articolazione, o infine per asimmetria dei punti di riferimento anatomici e alterazioni nella qualità o quantità di ampiezza del movimento articolare.

Dolore all’anca: quali le cause?

Identificare le cause del dolore all’anca è innanzitutto fondamentale eseguire un’accurata diagnosi differenziale. Poi verranno eseguiti tutti i test osteopatici per individuare qual è la struttura che causa il dolore.

ARTROSI DELL’ANCA

La causa più comune di dolore all’ anca  è l’artrosi. Di certo l’ osteopata non può curare questa condizione, ma aiutare a gestirla, contribuendo a mantenere quanto più movimento possibile e ridurre al minimo il dolore.

Tra le cause possono esservi squilibri muscolari, attività inappropriate o disfunzioni congiunte presenti in altre regioni corporee, oppure una combinazione di tutte e tre!

OSTEOARTRITE

L’ artrosi si verifica quando l’usura della cartilagine articolare supera la capacità del corpo di riparare il tessuto danneggiato.

E’ una combinazione di infiammazione, rimodellamento osseo ed eventuale ispessimento e irrigidimento dei tessuti molli attorno che provocano dolore e mobilità ridotta.

Approccio osteopatico

Dopo aver individuato asimmetrie e peculiarità per cui il corpo sta funzionando male, si cercherà di trovare il modo di ridurre le sollecitazioni inappropriate e limitare l’usura con lo scopo di rallentare o addirittura arrestare il deterioramento articolare.

Allungare i muscoli dell’articolazione coxo-femorale

Il trattamento osteopatico si occuperà  trattare delicatamente la muscolatura per garantire all’ articolazione dell’anca il suo massimo range di movimento.

L’obiettivo è spingere il fluido sinoviale intorno all’articolazione, e fornisca quindi nuovo nutrimento alla cartilagine articolare.

In caso di osteoartrite

Propongo un trattamento con metodo combinato in due tempi:

1) da movimenti iniziali indiretti  la tecnica si attua con movimenti che contrastano forze dirette;

2) una sequenza di manipolazione che coinvolge due o più metodi di trattamento manipolativo osteopatico.

Tensioni muscolari, tendiniti, anca a scatto

Ci sono svariati muscoli e tendini che agiscono sull’ anca e alla coscia (es: piriforme) che possono diventare tesi o soggetti ad infiammazione  e causare dolore.

Anche in questo caso il ruolo dell’ osteopata è quello di identificare il problema, scoprire perché muscoli e tendini sono oberati di lavoro e stanno diventando troppo tesi. Spesso alla base c’è un problema posturale per cui un muscolo/tendine si trova a dover lavorare di più.

Un buon aiuto al miglioramento puo’ arrivare dall’ applicazione  della tecnica di bilanciamento delle tensioni legamentose: i legamenti forniscono informazioni propriocettive che guidano la risposta muscolare per il posizionamento del giunto articolare e il movimento dei componenti articolari.

Meralgia parestesica

Sensazione di intorpidimento sulla parte esterna della coscia. E’ causata dall’ intrappolamento del nervo cutaneo laterale della coscia sotto il legamento inguinale che puo’ avvenire per una serie di ragioni, come per esempio un non idoneo atteggiamento posturale, deficit/eccesso di tono muscolare, ritenzione di liquidi, gravidanza, ernie.

Una sensazione simile può verificarsi anche per intrappolamento del nervo femorale, che decorre al di sotto del legamento inguinale e che provoca intorpidimento sulla parte anteriore della coscia.

In questi casi la mia pratica clinica si avvale dell’ utilizzo di tre metodiche:

1) metodo indiretto: una modalità di manipolazione osteopatica in cui la barriera restrittiva è disimpegnata e la parte del corpo disfunzionale si allontana dalla barriera restrittiva finché la tensione del tessuto diventa uguale a uno o a tutti i piani e in tutte le direzioni;

2) tecnica di pressione inibitoria: applicazione di una pressione costante sui tessuti molli per ridurre l’attività riflessa e produrre relax;

3) tecnica di strain articolare legamentoso.

Altre condizioni

Ci sono altre condizioni che possono causare dolore all’ articolazione coxo-femorale: malformazioni congenite dell’ emibacino, sacralizzazione parziali o totali di L5, gamba corta anatomica, scoliosi, ernie, infezioni, problemi circolatori.

E’ fondamentale che l’osteopata conosca, riconosca e rispetti i limiti del suo trattamento indirizzando la persona sofferente alla figura medica professionalmente competente.

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Dott. Fabio Marino