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Come funziona la tecar

di | Maggio 14, 2021

Il dispositivo tecar è un elettromedicale in grado di accelerare le capacità di recupero del corpo. Proprio per questo, la terapia con tecar è una metodica che trova ampia applicazione nella medicina sportiva e in fisioterapia. Questa terapia non introduce farmaci o energia dall’esterno e, dunque, ha una bassa probabilità di peggiorare la patologia esistente.

Ovviamente la buona riuscita della tecarterapia dipende dalla bravura del fisioterapista. È importante, infatti, che il fisioterapista faccia una buona diagnosi al fine di ottenere un ottimo risultato quanto prima. La tecar, dunque, se ben utilizzata può solo migliorare una condizione patologica e non renderla peggiore.

Un aumento dei sintomi dolorosi può essere, invece, dovuto ad un’errata diagnosi o ad un’errata applicazione della terapia con tecar.

Come funziona il dispositivo tecar?

La tecarterapia è una terapia di tipo elettromedicale che viene utilizzata per riparare i tessuti, alleviare il dolore muscolare e articolare, sgonfiare zone gonfie o in ritenzione di liquidi. Molto adatta anche per velocizzare la cura di traumi e infiammatorie dell’apparato muscolo-scheletrico.

La capacità della tecar è quella di abbreviare i tempi di recupero (fino a dimezzarli) e di riabilitazione, riattivando processi auto-riparativi del corpo umano, senza trasmettere farmaci!

In particolare si tratta di una terapia basata sulla produzione energetica endogena che ha come effetto secondario la termoterapia.

Dunque, l’obiettivo primario di questo trattamento è quello di riparare i tessuti spostando le particelle ioniche già presenti all’interno dei tessuti stessi. Grazie al movimento, e all’aumento di concentrazione delle particelle ioniche, il tessuto riesce a riattivare dei meccanismi fisiologici di guarigione. Questo movimento, inoltre, avrà come conseguenza la produzione di calore endogeno che allevia il dolore e ammorbidisce i tessuti facilitando così anche la terapia manuale.

In che modalità si può usare la tecarterapia?

Esistono due modalità operative della tecarterapia che si differenziano in base al manipolo utilizzato:

  • Capacitiva
  • Resistiva

Quello che cambia tra la tecarterapia usata in capacitivo e resistivo è il tessuto su cui si agisce, ma più nel dettaglio, lo stato di idratazione del tessuto stesso.

  • La tecarterapia capacitiva, infatti, agisce sui tessuti idratati e superficiali come, ad esempio, i muscoli.
  • Il resistivo, invece, è adatto per i tessuti più duri, poco idratati e profondi.

Quali sono gli effetti biologici della tecarterapia?

Questa particolare terapia ha tre effetti biologici che sono:

  1. Aumento del microcircolo (circolazione capillare).
  2. Vasodilatazione (circolazione arteriosa e venosa profonda).
  3. Aumento della temperatura (termoterapia indotta).

Questi effetti dipendono dalla potenza, ovvero dalla quantità di energia con cui sta funzionando il dispositivo tecar. Impostando, infatti, un livello energetico basso si otterrà un incremento del microcircolo, mentre, impostando un livello energetico medio si otterrà una vera vasodilatazione. Per ottenere, invece, un aumento della temperatura interna è necessario impostare il dispositivo ad un livello d’erogazione energetica più alto ancora. Per ottenere questi effetti, la potenzia varia in base alla:

  • Distanza della piastra dal manipolo (vale solo col resistivo)
  • Stato di idratazione del tessuto
  • Quantità delle masse corporee
  • Ciò significa che non sempre chi si sottopone alla terapia proverà calore ed ipertermia a parità di potenza utilizzata.

Quale potenza e come impostare la tecarterapia dipende sostanzialmente dall’effetto biologico che il fisioterapistsa desidera ottenere. Ogni caso è a se e come tale deve essere valutato e trattato.

Perché preferire la tecar rispetto ad altre soluzioni?

Il dispositivo tecar, come accennato in precedenza, non trasmette energia dall’esterno e non introduce sostanze ne farmaci. La stimolazione che si effettua con questo tipo di terapia è del tutto endogena rispetto a ciò che avviene con altre tecnologie come il laser. In questo modo, dunque, i tessuti che non hanno bisogno di essere trattati potranno essere preservati. Ciò rende questa tecnica del tutto sicura.

Dunque, fa male sottoporsi a sedute di tecarterapia? La risposta è no. Numerosi studi, infatti, hanno dimostrato che le cellule soggette a terapia con sistema tecar per 24 ore non riportano danni cellulari.

Se vuoi ricevere più dettagli sulla tecarterapia o per prenotare una prima valutazione fisioterapica gratuita in uno dei miei Centri Kinesis Sport, puoi scrivermi una mail.

Dott. Fabio Marino

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