OBIETTIVO CENTRO FISIOTERAPICO IMPRENDITORIA SANITARIA

Come prefiggersi un obiettivo e raggiungerlo

di | Agosto 9, 2024

Per Centri medici, fisioterapici e di personal Trainer. Imparare a definire un obiettivo e raggiungerlo.

  • Introduzione
  • Definizione di un obiettivo
  • Analisi delle risorse
  • Conclusioni

Nell’articolo di oggi voglio parlare di come evitare un grande errore, che mi è capitato spesso di notare durante le consulenze che svolgo, e che anch’io facevo all’inizio della mia carriera, quando da titolare decidevo un obiettivo da raggiungere all’interno del mio primo studio. Sto parlando di un obiettivo di qualsiasi genere che potrebbe essere l’inserimento di un nuovo servizio, oppure l’acquisizione di nuovi clienti, o ancora la volontà di inserire nuova strumentazione ecc.

Definito l’obiettivo, tendenzialmente poi il titolare non vede l’ora di condivide l’obiettivo con il proprio team, ma ci si rende presto conto che, questo passaggio, non basta per raggiungere l’obiettivo stesso.

Con l’articolo di oggi voglio condividere un metodo oggettivo e standardizzato, che può essere utilizzato ogni qualvolta ci si prefigge un obiettivo da raggiungere.

Quando ci si prefigge un nuovo traguardo, il primo passo da compiere è analizzare le proprie risorse interne.

L’ analisi delle risorse interne è infatti un momento estremamente importante che il titolare non può delegare a nessun altro componente del team. Ma soprattutto che va assolutamente effettuato prima di definire obiettivi irraggiungibili che creerebbero poi mal umore e frustrazione all’interno dei componenti della squadra e dell’imprenditore stesso.

Addentriamoci quindi nel metodo che utilizzo personalmente all’interno dei miei Centri per analizzare le risorse disponibili se sono il linea con l’obiettivo che mi voglio finalizzare.

La prima risorsa da analizzare sono le risorse umane.

La prima domanda da porsi è la seguente:

Sono presenti risorse umane a sufficienza per il raggiungimento dell’obiettivo?”

Se la risposta è negativa è necessario adoperarsi per cercare risorse esterne. Non è sufficiente poi una risposta affermativa. Oltre ad avere risorse umane interne disponibili, la seconda domanda che bisogna porsi è:

“le persone disponibili, hanno le competenze necessarie per il raggiungimento dell’obiettivo?”

In caso contrario bisognerà decidere se vale la pena investire tempo e denaro per formarle o, meglio, optare per la scelta di risorse esterne, o da assodare all’interno del proprio entourage.

L’importante è che, se si decide di mettere una persona a svolgere nuove mansioni, tale attività deve essere in linea anche con i carismi della persona per evitare il rischio di cedimento psicologico e attriti durante lo svolgimento dei compiti giornalieri.

Questa sopra esposta è l’analisi completa, con le domande che ogni titolare dovrebbe porsi per valutare lo stato delle sue risorse umane rispetto all’obiettivo che si è prefissato.

Passiamo ora al vaglio le risorse di tipo materiale.

Qualora si fosse deciso di formare risorse interne per lo svolgimento dei compiti, è necessario fornire a queste ultime tutta la formazione per metterle nella condizione ideale di lavorare tranquillamente in una zona di comfort.

Pertanto, la prima domanda da porsi è la seguente:

“Sono a disposizione gli strumenti materiali formativi per educare le persone?”

Se la risposta è negativa, bisogna capire di quali strumenti si parla.

In questo caso naturalmente è possibile interpellare consulenti esterni, comprare libri, videocorsi o strumenti di qualsiasi altra natura finalizzata al formare le risorse umane.

Tra queste risorse materiali che occorrono per formare il personale, saranno sicuramente necessarie procedure e linee guida che il titolare avrà stilato, per garantirsi comportamenti comuni e standardizzati dall’intera squadra, senza lasciare rischi legati ad interpretazioni personali.

La seconda tipologia di risorse materiali che potrebbe essere necessaria, sono le attrezzature e i macchinari.

Questa analisi risponde alla domanda:

“Sono presenti i materiali (attrezzature, macchinari, immobili ecc) necessarie per raggiungere l’obiettivo?”

Anche in questo caso, se la risposta è negativa, bisognerebbe inserirle nel proprio piano di lavoro strategico finalizzato al raggiungimento degli obiettivi.

La terza tipologia di risorsa che andremo ad analizzare è quella temporale.

In questo caso bisognerebbe chiedersi:

“L’obiettivo che vogliamo raggiungere è in linea con il tempo che si ha a disposizione per compiere tutti i passi sopra esposti qualora le risorse analizzate non siano attualmente presenti?”

Anche in questo caso, se la risposta è negativa, è necessario postergare il raggiungimento dell’obiettivo ad una data più in là nel tempo, rispetto a quella che ci si era prefissati.

Non ci resta che prestare la nostra attenzione all’ultima risorsa, che è quella economica.

A questo punto bisogna chiedersi se si dispone del denaro per raggiungere l’obiettivo.

Qualora si disponga di risorse economiche in abbondanza, si può procedere col  reclutare il personale che sia in possesso di tali competenze, oppure investire denaro per formare il più velocemente possibile il personale interno; oppure ancora, acquistare la strumentazione necessaria per garantire alle risorse umane, di poter svolgere nel migliore dei modi, le operazioni finalizzate a tagliare il traguardo.

Previa analisi approfondita, si potrebbe valutare l’idea di farsi prestare denaro dagli istituti creditizi per svolgere i passi sopra esposti.

Siamo così giunti al termine di questo illuminante articolo che permette ai titolari di fare pace con alcuni rompicapi difficili da sbrogliare una volta che si è messa in moto l’attività senza un’adeguata pianificazione che dovrebbe stare a monte.

Con questo approccio metodico, basato sull’analisi delle risorse, si riduce al minimo il rischio di errore, perché si acquisisce un chiaro e lucido esame della realtà.

Il consiglio che mi sento di dare, qualora le risorse non siano in linea con l’obiettivo, e non si disponga di sufficiente forza economica per ottenerle in poco tempo, è di provare a strutturare degli obiettivi intermedi. Obiettivi meno aulici rispetto a quello che ci si era prefissati, perché, in quanto tale, per il momento, risulta essere fuori portata.

Dott.Fabio Marino

Founder Centri Kinesis Sport e Kinesis Sport franchising.

Imprenditore e coach di professionisti e Centri Fitness-PT.

Laureato in Economia della Start-up con master in amministrazione, gestione e finanza aziendale.

Laureato in Scienze motorie con master in posturologia. Ex terapista e preparatore atletico di sportivi professionisti.

Autore dei libri:

-“REALIZZA IL TUO SOGNO

-“IL VIAGGIO: DA PROFESSIONISTA AD IMPRENDITORE IL SUCCESSO SI PIANIFICA ALLA SCRIVANIA”.

-“MAGIC PILLS”: PERLE D’IMPRENDITORIA SANITARIA

-“LA GUIDA DI IMPRENDITORIA SANITARIA

Per consulenze personalizzate scrivere a: segreteria@kinesisport.com

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