FISIOTERAPIA PER CRAMPO MUSCOLARE

Crampo muscolare: conseguenze e terapie

di | Aprile 13, 2021

Il crampo muscolare, le conseguenze e le terapie giuste sarà l’argomento di quest’articolo. Già in precedenza abbiamo affrontato insieme le modalità con cui trattare e affrontare sul momento il crampo muscolare. Ora ci concentriamo maggiormente su tutto ciò che si può fare a livello terapeutico se siamo dei soggetti predisposti ad avere dei crampi.

La definizione del crampo e le sue modalità d’insorgenza le abbiamo, quindi, trattate nell’articolo precedente, e a questo ti rimando per approfondimenti. Abbiamo, infatti, visto come si tratti di una condizione benigna, senza conseguenze a lungo termine.

Lo sport è sicuramente una delle pratiche che maggiormente rende manifesti i crampi muscolari, pur essendoci altre condizioni che possono determinarlo.

In questo nuovo articolo, quindi, vedremo quali sono le condizioni che possono far comparire un crampo muscolare le conseguenze e le terapie giuste. Parleremo brevemente di alcuni casi di malattie da sospettare quando i crampi hanno caratteristiche non legate all’attività fisica o sono particolarmente forti e si ripresentano in situazioni abituali.

Inoltre, affronteremo le terapie adatte per i crampi che tendono a recidivare anche senza che sia presente nessuna patologia di base. Nei due casi, evidentemente, le terapie si differenziano in modo sostanziale.

Per le prime, infatti, il parere del medico e la diagnosi sono fondamentali. Per quest’aspetto, infatti, non daremo che qualche cenno lasciando l’argomento a chi ha la competenza.

Nel secondo caso, invece, quello per cui la presenza di crampi è ripetuta ed è particolarmente fastidiosa senza che siano presenti patologie, ti daremo delle indicazioni specifiche sul crampo muscolare le conseguenze e le terapie giuste.

Cause patologiche del crampo muscolare

Quest’argomento, lo diciamo subito, non è di nostra competenza. Stiamo, infatti, per indicare alcune delle patologie che possono essere presenti quando sei alla presenza di crampi che si ripetono e che non hanno le caratteristiche di essere legati a sforzi fisici corrispondenti.

Le elenchiamo, dunque, in modo non tecnico, perché, nel caso in cui rientrassi in alcune di queste situazioni, hai la necessità di fare riferimento al medico curante.

Elenchiamo, dunque, a solo titolo informativo, alcune patologie che annoverano i crampi tra i sintomi possibili.

  • Disturbi ormonali;
  • Deficit endocrini;
  • Ipotiroidismo;
  • Squilibri metabolici;
  • Compressione radicolare;
  • Arteriosclerosi periferica;
  • Miopatie;
  • Neuropatie centrali e periferiche;
  • Disturbi nell’equilibrio idrico;

Crampo: le cause muscolari

La questione importante è, infatti, affrontare sempre l’argomento del crampo muscolare le conseguenze e le terapie giuste nel modo migliore possibile, senza pensare che sia di esclusiva pertinenza della fisioterapia.

Sebbene il crampo sia certamente una condizione per lo più legata all’attività fisica, è comunque sempre bene dare un quadro completo. Sappiamo, comunque, che è una situazione per la maggior parte dei casi di pertinenza riabilitativa e, quindi, vediamola insieme nel dettaglio ora.

Sei uno sportivo che pratica allenamenti frequenti e controllati da un personal trainer. Hai acquisito una certa dimestichezza con lo sport e hai anche una buona preparazione atletica. Sei, però soggetto ad avere crampi in modo frequente.

Ti sei già fatto visitare dal medico curante che ha escluso patologie importanti. Hai inoltre fatto delle visite dal medico dello sport che attesta il tuo stato di salute perfetto. Il nutrizionista, inoltre, ti ha già detto che l’apporto di nutrienti è adeguato, così come la dieta che pratichi.

A questo punto dove andare a cercare le risposte al crampo muscolare le conseguenze e le terapie giuste?

(Un consiglio che ti voglio dare, se sei soggetto ai crampi muscolari, è di usare sempre sempre sempre degli scaldamuscolo. Puoi vedere un buon modello da qui. Ancora meglio sarebbe indossare lo scalda muscolo pantalone. Che puoi vedere da qui).

Ecco, dunque, che la fisioterapia ti viene in aiuto e inizia a valutare la situazione da diversi punti di vista.

  • Assetto posturale;
  • Rigidità articolari;
  • Abitudini di vita;
  • Disfunzioni dei sistemi corporei;
  • Valutazione del gesto atletico;

Assetto posturale

È il momento, quindi, per fare una valutazione posturale adeguata e accurata.  Quindi, quando parliamo di crampo muscolare le conseguenze e le terapie giuste, dobbiamo farci delle domande.

  • Come usi i muscoli?
  • Com’è la tua posizione eretta?
  • Qual è la postura che adotti tutti i giorni per svolgere le tue attività.

Queste sono tutte domande alle quali devi rispondere per cercare di trovare una soluzione al tuo problema. In questo, certamente il fisioterapista è la persona più adatta.

La postura, infatti, deve essere tale da consentire ai muscoli di potersi contrarre e rilassare in ogni attività. Non ci devono essere condizioni che ti predispongono a rimanere sempre in tensione. È oltremodo necessario valutare se la condizione muscolare non sia tale da essere attuata in una situazione in cui il muscolo parte già debole.

La valutazione della postura è il primo passo per valutare e capire in quale condizione di partenza sei. In che modo si possano comportare i muscoli se fai parte di una di queste condizioni?

Se, ad esempio ti trovi nella condizione di avere il capo molto in avanti rispetto alla colonna dorsale, prova a pensare a come funziona la muscolatura posteriore della colonna e delle gambe. Inavvertitamente, anche se non te ne rendi conto, sarà sempre in tensione. Ogni gesto atletico che farai da una postura del genere, sarà, quindi, eseguito sempre da una condizione di affaticamento.

Prova invece a pensare alla muscolatura in una condizione in cui hai in bacino in avanti. Sicuramente, tutta la parte dei glutei e della zona anteriore delle gambe sarà sempre in una condizione di pretensionamento. Se quindi corri, oppure fai attività di atletica leggera, il crampo è dietro l’angolo.

Il ragionamento sul crampo muscolare e le terapie giuste deve partire, pertanto, anche da queste considerazioni. Il fisioterapista è chi fa un’attenta valutazione dell’assetto posturale sia con strumentazioni osservative sia strumentali. A questo punto quali terapie si possono adottare?

  • Rieducazione posturale
  • Kinesiotape
  • Rieducazione propriocettiva
  • Igiene posturale
  • Massoterapia

Vediamole brevemente una per una.

Rieducazione posturale

Il crampo muscolare le conseguenze e le terapie giuste che si devono fare, trova nella rieducazione posturale una delle armi maggiormente efficaci.

Qualora ti trovassi in una condizione tra le precedenti, il fisioterapista imposta una terapia giusta per correggere l’assetto posturale.

Si tratta, quindi di terapie personalizzate che devono essere “cucite sul paziente”.

Non si tratta evidentemente di una terapia che è possibile proporre uguale a tutte le persone. La terapia, infatti, è la conseguenza finale della valutazione specifica delle catene muscolari che necessitano di essere potenziate e quelle che sono invece deficitarie.

Ci sono fondamentalmente due o tre approcci specifici per la rieducazione posturale. Ogni terapista deve essere specializzato in modo da proporre la migliore tecnica per ciascuna persona.

Crampo muscolare le conseguenze e le terapie giuste: vediamo anche l’uso del kinesiotape

Diciamolo subito. Questa tecnica è molto potente, ma è necessario sia utilizzata in concomitanza con altri approcci attivi; ossia che coinvolgano in modo diretto la persona.

Il kinesiotape è un cerotto apposito che ha la funzione di riequilibrare la tensione muscolare attraverso la formazione di grinze prodotte a ogni contrazione. (Uno dei migliori che utilizziamo nei miei Centri Kinesis Sport è il kinesiotape che puoi vedere e acquistare da qui).

Se questa tecnica viene adottata insieme a terapie attive, infatti, ha la possibilità di aumentare in modo considerevole l’efficacia delle terapie.

Rieducazione propriocettiva

La ginnastica propriocettiva deve essere adottata per fare in modo che il corpo si alleni in modo funzionale a percepire e controllare le contrazioni muscolari durante le attività. Quindi, si tratta di una forma di allenamento molto specifico.

Anche per questa tecnica, chiaramente, è fondamentale fare una valutazione che mostri quali siano le catene muscolari da trattare.

Il fisioterapista, allora adotterà e inventerà una serie di esercizi per riabituare a contrazioni sinergiche i muscoli che di solito lavorano in modo scoordinato.

Benché il nostro stato di salute sembri essere in forma, infatti, a volte capita che i gesti che facciamo coinvolgano sempre la stessa parte muscolare o corporea.

È una terapia effettuata con sistemi atti a creare dei disequilibri e attraverso questi controllare il movimento. Sono anche molto difficili in alcuni casi, comunque sono sempre adattati alla persona. Un terapista esperto sarà in grado di proporti quelli adatti per te.

Igiene posturale e massaggi

Chiaramente per capire il crampo muscolare le conseguenze e le terapie giuste da fare è necessario considerare come svolgi le attività durante la vita di tutti i giorni. Puoi immaginare, infatti, che un lavoro che costringe all’uso della stessa posizione per molto tempo, oppure allo svolgimento di un’attività sempre uguale durante la giornata, sia un’aggravante per le tensioni muscolari. Se, oltretutto, ci mettiamo anche lo stress e la pressione del lavoro, la situazione non è sempre facile.

Per quest’aspetto, cosi come per la massoterapia, però ti rimando alle considerazioni fatte in un articolo precedente sul crampo. Lì potrai trovare le indicazioni che cerchi, che sono peraltro state date in modo dettagliato.

Le rigidità della colonna e del sacro

Sebbene ne abbiamo già parlato in precedenza, ora vogliamo darti qualche indicazione in più sulla necessità di mantenere una colonna in buone condizioni di movimento. Facciamo un esempio rispetto al sacro in particolare e al bacino, perché riteniamo che sia un luogo strategico per limitare le tensioni muscolari agli arti inferiori.

Qualora tu fossi uno sportivo, quindi l’argomento potrebbe risultare molto interessante.

Prova a pensare, infatti, che il bacino (con le articolazioni dell’anca e delle ossa iliache) è un punto di snodo tra le forze che giungono dalla parte superiore del corpo e le sollecitazioni della postura e del cammino.

Prova a immaginare se questa zona è rigida.

Qui s’inseriscono praticamente tutti i muscoli che sono di pertinenza della gamba e della coscia, nonché il quadrato dei lombi e gli addominali.

Ti basta questo magari per intuire l’importanza di questa zona e di come può essere fonte di tensioni continue, e quindi di crampi conseguenti, se è rigida. Oltretutto, prova a pensare allo svolgimento dell’attività sportiva e capisci che i crampi che tendono a recidivare, possono trovare a questo livello una possibile risposta.

La fisioterapia può fare una valutazione accurata di questo distretto e renderlo mobile attraverso tecniche manuali e ginnastica specifica.

La riatletizzazione

Cerchiamo di parlarne brevemente per introdurre un argomento che, sebbene sia molto specifico e necessiti di una consulenza di un esperto, per noi è importante.

Come esegui il gesto sportivo durante l’attività? Ci sono delle difficoltà o delle rigidità particolari che non ti permettono di farlo con disinvoltura? Hai subito dei traumi che implicano la modifica del gesto atletico?

Ci sono delle patologie degenerative artrosiche che non permettono una mobilità completa per lo sport che fai.

Queste e altre domande sono d’interesse per il fisioterapista. Perché? Sono necessarie per trovare una soluzione affinché tu possa continuare nelle attività, nonostante le difficoltà.

Si può modificare il gesto atletico in modo da compensare le difficoltà e continuare ad avere prestazioni di livello.

Anche a seguito di traumi importanti. Quindi, se sei in una condizione del genere, rivolgiti a un terapista e un personal trainer, il quale può darti la soluzione. Sia in termini di terapie da eseguire sia nella possibilità di riatletizzazione in base alla tua disciplina.

Le disfunzioni di alcuni sistemi corporei

Parliamo brevemente di un ambito importantissimo, benché, molto dibattuto.

Esistono dei sistemi recettoriali che sottostanno a tutte le attività che facciamo. Sono sistemi di tipo automatico, di cui quindi non abbiamo consapevolezza, che tuttavia, sono fondamentali per il nostro funzionamento in generale.

  • Vista
  • Occlusione
  • Sistema vestibolare
  • Appoggio plantare

Facciamo un esempio per capire meglio: sii consapevole, comunque, che sono aspetti specialistici e che vanno affrantati attraverso una valutazione molto accurata e multidisciplinare. Cosa che, certamente, non possiamo fare in quest’articolo.

Nonostante ciò, comunque, cerca di seguire questi ragionamenti.

Prendi in considerazione il fatto di non vederci molto bene. Magari hai dieci decimi. Te l’ha detto l’ottico. Tuttavia i tuoi occhi hanno un deficit di mobilità per cui vedono bene in certe direzioni e a certe distanze, mentre non lo fanno i altre.

Può succedere. Eppure, l’ottico ti ha detto che ci vedi bene.

Questo, cosa significa però?

Vuol dire che tu, in qualche modo privilegi un certo tipo di movimento e di postura che tendono ad assecondare la tua difficoltà visiva. Adatterai, di conseguenza, la postura in lateralità e torsione. Questa sarà, dunque, l’impostazione che avrai in tutte le cose che fai.

Te ne puoi benissimo rendere conto nello sport. Ad esempio: la palla che arriva in alto a destra (ed è solo per fare un esempio) la colpisci molto meno bene rispetto a quel che arriva in basso a sinistra.

Il risultato è che:

  1. Il tuo avversario, prima o poi, se ne accorge e tu sei fregato perché tenderà sempre a tirare dove riesci meno (del resto lo faresti anche tu!)
  2. Che ogni volta l’impegno muscolare che devi mettere nel gesto è molto superiore al normale. La conseguenza è che le tensioni aumentano e i crampi arrivano.

Facciamo ancora un altro esempio, intanto, per capire anche un altro aspetto.

Partiamo da questo. Ogni volta che facciamo uno sforzo, chiudiamo i diaframmi.

Se devi sollevare un carico importante, contrai gli addominali, tendi il pavimento pelvico e stringi i denti. Quest’ultimo aspetto, quello dell’occlusione, è quanto mai fondamentale.

Stiamo comunque parlando in generale di un aspetto specialistico; devi ricordarlo perché la soluzione va ricercata in ambito ortodontico gnatologico. Ora introduciamo, quindi, solo l’argomento.

Pensa allora a come potresti fare un sollevamento di un peso, o una qualsiasi altra attività se i rapporti tra la mandibola e la mascella in occlusione non sono corretti. Tutte le volte che ti è richiesto uno sforzo nel quale devi “bloccare ” il corpo per controllare il movimento, devi adattare tutto il sistema posturale.

Potremmo continuare a elencare anche gli adattamenti posturali che si devono mettere in atto qualora non funzionino gli altri sistemi.

Quindi, se sei una persona che tende ad avere crampi recidivanti che magari si sviluppano durante un’attività specifica, è bene che tu prenda in considerazione una valutazione specifica e globale di questi aspetti.

Allora quando parliamo del crampo muscolare le conseguenze e le terapie giuste, magari è proprio a questo livello che si organizzano le tensioni muscolari che poi esitano costantemente in crampi.

Vai, quindi, da un medico specialista del settore se ritieni che ci possa essere questa influenza e cerca le risposte al tuo problema anche in questa direzione.

Un consiglio che ti voglio dare, se sei soggetto ai crampi muscolari, è di usare sempre sempre sempre degli scalda muscolo. Puoi vedere un buon modello da qui. Ancora meglio sarebbe indossare lo scalda muscolo pantalone.

Per ulteriori informazioni riguardanti il crampo le conseguenze e le terapie giuste, o per prenotare una valutazione fisioterapia in un Centro Kinesis Sport con la fisioterapista specialista puoi scrivermi una mail.

Dott. Fabio Marino