In questo articolo scopri cosa sono e come trattare i disordini cranio mandibolari
Riconoscerli e trattarli con la fisioterapia
I disordini cranio mandibolari racchiudono numerose patologie a carico dell’articolazione temporo-mandibolare, dei muscoli masticatori o di entrambi i distretti.
Dopo una corretta diagnosi (se ti sei perso l’articolo sulla DIAGNOSI, al termine di questo troverai il link per andare a leggerlo), è il momento di procedere con trattamento.
La classificazione dei disordini cranio mandibolari avviene attraverso i segni e sintomi guida che sono:
Dolore
Rumore
Limitazione funzionale
Dolore e limitazione funzionale sono i sintomi che trattiamo; invece il rumore non necessita di trattamento.
“Clic”
è un rumore secco simile allo schiocco riconducibile a tre cause:
1-Spiazzamento del disco articolare dell’ATM
Il rumore è causato, in apertura, dall’impatto del condilo contro il disco articolare e dalla sua successiva ricattura. Durante la chiusura è dovuto invece alla perdita del disco da parte del condilo. Il rumore in apertura è più intenso di quello in chiusura e in genere avviene a un grado di apertura maggiore.
2–DIF
I rumori in apertura e chiusura hanno intensità simili e in genere avvengono ad uno stesso grado di apertura della bocca. Il rumore è causato dall’impatto del condilo e del disco contro una zona ipertrofica di cartilagine articolare.
Disordini cranio-mandibolari. foto1: articolazione temporo-mandibolare in condizioni normali
foto2: articolazione temporo-mandibolare sublussata
3-Sublussazione
In apertura e chiusura i rumori hanno intensità simili, in genere avvengono ad uno stesso grado di apertura e sono accompagnati da un repentino aumento della velocità. Il rumore è causato dal superamento, da parte del complesso condilo-disco, del tubercolo articolare durante le fasi finali di apertura della bocca.
Crepitio:il rumore è causato dall’irregolarità delle superfici articolari ed è il segno patognomonico dell’artrosi.
Limitazione funzionale dell’ATM
Quando si parla di limitazione funzionale dell’articolazione temporo-mandibolare ci si riferisce ad una limitazione nei movimenti mandibolari e in genere si ad una riduzione dell’apertura. Le cause principali sono muscolari, ossee o articolari, e se trascurate possono condurre all’accorciamento della capsula articolare.
Possiamo differenziare innanzitutto le cause in base alla presenza o meno di deviazione nei movimenti di apertura. Se vi è deviazione la causa può essere sia articolare che muscolare, se invece non c’è deviazione la causa è solo di tipo muscolare.
Nel caso di deviazione utilizziamo poi altre caratteristiche per distinguere le due forme. Vedi tabella.
ARTICOLARE | MUSCOLARE | |
END-FEEL | diminuito | Aumentato |
SENSAZIONE | Duro-elastica | Molle |
PROTRUSIVA | devia | Non devia |
LATERALITA’ CONTROLATERALE | diminuita | normale |
Una forma di tipo osseo è l’ipertrofia del coronoide: durante l’apertura della bocca il processo coronoideo impatta contro la parte interna dell’arco zigomatico.
Disordini cranio-mandibolari: presentazione del disco articolare in situazioni di normalità, spiazzamento riducibile e non riducibile
Dolore mandibolare
Generalmente, nei disordini cranio-mandibolari, il dolore origina dai muscoli masticatori o dalle ATM; può essere difficile localizzare in modo preciso l’esatta origine del dolore per il fenomeno della convergenza.
Distinguiamo il dolore in acuto e cronico. Quello cronico dura da tre/sei mesi e non ha più la funzione di avvertimento e le caratteristiche proprie del dolore stesso.
Le forme croniche sono infatti spesso associate ad ansia/depressione e diventa quindi necessario associare un percorso psicologico per evitare il fallimento del trattamento e porsi come obiettivo il miglioramento della qualità della vita.
Se sei interessato ai disordini cranio mandibolari continua a leggere questo articolo.
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