DOLORE ALLA LOMBARE - Fisioterapia - Fabio Marino

DOLORE ALLA LOMBARE – Fisioterapia – Fabio Marino

di | Aprile 13, 2021

Scopri in questo articolo cause e terapie per il  dolore alla lombare…

La lombare è la parte inferiore della colonna, compresa tra il dorso e il sacro

Il dolore alla lombare è uno dei più comuni sintomi che affligge la popolazione mondiale. Secondo le statistiche, almeno il 70% della popolazione ha avuto almeno una volta nella vita un mal di schiena. Di essi, più della metà ha avuto nuovamente episodi simili. La lombare è la zona della colonna vertebrale bassa, che collega la parte toracica-dorsale alla zona dell’osso sacro. E’ formata da 5 vertebre lombari, nominate partendo dall’alto verso il basso in ordine crescente (L1, L2, L3 L4 ed L5). Tra di esse, come per tra tutti i segmenti della colonna, sono presenti dischi intervertebrali, cuscinetti che fungono da ammortizzatori durante i movimenti del tronco e degli arti

Tipologia di dolore lombare

Per dolore lombare si intende un sintomo che può interessare tutta la zona della schiena intorno alla colonna lombare e non solo un dolore in corrispondenza della zona delle vertebre. Può essere un dolore locale o irradiato altrove, tipicamente verso gli arti inferiori. Il dolore in questa zona viene definito lombalgia, che significa letteralmente “dolore” (algia) “lombare”.  Tale zona della colonna è la più affetta da mal di schiena in quanto vi si concentra la maggior parte del carico e del peso e ammortizza i movimenti del tronco e degli arti.

La lombalgia può essere acuta, se si risolve in un mese, subacuta, se i sintomi durano fino a tre mesi, e cronica, se si protrae ulteriormente. Statisticamente, la metà dei soggetti guarisce da un episodio acuto entro due settimane, e comunque l’80% entro un mese e mezzo.

La valutazione del paziente con dolore alla lombare è composta da un esame soggettivo, che comprende l’intervista al paziente riguardante il tipo di dolore, ma anche l’età, gli hobby e gli sport, il tipo di lavoro praticato, eventuali patologie e farmaci assunti.

Nell’esame oggettivo si valuta la postura, i movimenti della colonna e i movimenti riferiti che causano dolore, la palpazione della zona, l’esame neurologico per testare i riflessi ed eventuali coinvolgimenti nervosi.

Il dolore alla lombare può essere percepito in vari modi dal soggetto. E’ importante la descrizione dei sintomi del paziente allo specialista, per poter facilitare una corretta valutazione. Potrebbe essere necessario interrogarsi sulla tipologia di sintomo che si percepisce. Ecco alcuni esempi di dolore percepito dai soggetti:

  • Dolore profondo, quasi come se provenisse dagli organi interni, o superficiale, muscolare
  • Dolore costante durante le 24 ore, intermittente o costante variabile (presente durante tutto il giorno, ma più acuto in alcuni momenti o movimenti)
  • Definito come una “fitta” o come “bruciante”, “come una scossa”
  • Potrebbe essere un dolore puntiforme vicino alla colonna, o una fascia orizzontale. A volte potrebbe essere invece un sintomo irradiato nell’arto inferiore.

Cause di dolore alla lombare

E’ fondamentale sapere che nell’80% dei casi la lombalgia è di tipo aspecifico, ovvero non vi è una causa scatenante specifica del mal di schiena. E’ quindi molto frequente che il dolore percepito dipenda piuttosto da movimenti scorretti ripetuti nel tempo, posture errate mantenute, fattori psicologici.

Trovare fattori scatenanti gravi non è quindi frequente come si potrebbe pensare, e questa deve essere un’informazione positiva per tutti i soggetti con dolore alla lombare. Pertanto, gli esami strumentali vengono prescritti solo se l’ipotesi diagnostica lo richiede, inizialmente con una radiografia, mentre risonanza magnetica o tac sono prescritte o in casi gravi o ingravescenti, oppure se le condizioni non dovessero migliorare dopo le terapie prescritte.

Frattura vertebrale

La frattura vertebrale è un evento dovuto solitamente ad un trauma acuto. Può essere spontanea in caso di grave osteoporosi, una malattia dello scheletro che ne causa la degenerazione e la rarefazione. Le fratture vertebrali che sono causate dall’osteoporosi generano i cosiddetti crolli vertebrali, presenti però più in zona toracica che lombare, che danno origine ad un dorso curvo difficilmente correggibile.

Tumori ossei

I tumori ossei possono causare dolore alla lombare se presenti nella zona. In tal caso, però, il dolore è solitamente presente anche di notte e non dipende dai movimenti effettuati, può non alleviarsi con il riposo ed è associato ad altri sintomi come febbre, calo ponderale importante in poco tempo e nausea. E’ un dolore che aumenta col passare del tempo e non risponde alle normali cure per la lombalgia.

Ernia del disco

L’ernia del disco può essere una patologia scatenante un dolore lombare. Per ernia si intende la fuoriuscita del nucleo polposo dall’anello fibroso di un disco intervertebrale. A volte l’uscita è solo  parziale: si tratta di protrusione discale. E’ molto importante sapere che l’ernia e la protrusione possono essere presenti, ma non causare nessun tipo di dolore a livello lombare.

Pertanto, la loro rilevazione tramite esami strumentali non deve spaventare.

Tanti soggetti asintomatici hanno delle ernie, alcuni invece hanno dolore senza ernie, oppure hanno sintomi lombari che non dipendono dalla presenza di esse. L’ernia può provocare sintomi se irrita la zona di fuoriuscita, tipicamente infiammando un nervo o una radice nervosa. Un tipico esempio è la sciatalgia, l’infiammazione del nervo sciatico dovuta all’irritazione della radice del nervo stesso, che origina nella zona lombare. Un dolore alla lombare che irradia nel territorio di innervazione del nervo sciatico, ovvero posteriormente alla gamba, viene definito “lombosciatalgia”.

Un’altra infiammazione nervosa proveniente dall’irritazione nella zona lombare è la cruralgia, infiammazione del nervo crurale. Anch’esso origina dalla zona lombare e può generare lombocruralgia.

Spondilolisi e spondilolistesi

Altre affezioni della colonna vertebrale che possono generare dolore alla lombare associato a rigidità, spasmi muscolari e a volte compressione nervosa sono la spondilolisi e la spondilolistesi. La spondilolisi è la frattura della parte posteriore della vertebra (istmo), mentre la spondilolistesi è uno scivolamento di una vertebra sulla sottostante, spesso associata a spondilolisi. Si possono correggere chirurgicamente.

Stenosi del canale spinale

La stenosi del canale spinale è il restringimento di una parte del canale vertebrale, dove è presente il midollo spinale. I sintomi del paziente sono dolore lombare ma soprattutto agli arti inferiori con formicolii.

Problemi posturali e curvature della colonna

Anche posture scorrete della colonna possono provocare dolori in zona lombare.

La scoliosi è una patologia del sistema scheletrico caratterizzata da una deformità della colonna vertebrale sul piano frontale associata ad una rotazione. L’ipercifosi è l’aumento della curvatura della parte superiore della colonna detta toracica-dorsale, che può avere ripercussioni anche sulla zona lombare. La cifoscoliosi è l’associazione della scoliosi con l’ipercifosi. Quest’ultima può essere associata a iperlordosi, generando la postura cifo-lordotica. L’iperlordosi è l’accentuazione della curvatura lordotica in sede lombare. Esistono anche altre posture che possono generare dolore alla lombare, come sway-back e dorso piatto. Se vuoi saperne di più, puoi consultare l’articolo su come raddrizzare la schiena.

Altre cause di dolore lombare

Esistono altre cause di dolore lombare, che non provengono dall’apparato muscolo-scheletrico. Per esempio, durante la gravidanza le variazioni ormonali e fisiche della donna possono causare sintomi. Il bacino della donna incinta tende andare in antiversione e la colonna lombare in iperlordosi. Inoltre, il peso crescente del feto aumenta la pressione sulla colonna. Tutto ciò può creare dolori in zona lombare. Anche le variazioni ormonali dovute al ciclo mestruale possono generale dolori in tale zona.

Problemi a livello renale generano spesso forti dolori zona lombare. Possono essere avvertiti solo da un lato, che corrisponde al rene affetto. Un esempio possono essere i calcoli renali.

Altre patologie organiche che potrebbero generare dolori alla lombare sono i problemi gastrointestinali, in cui spesso si associa il dolore alla schiena con quello alla zona addominale (diverticolite, gastroenterite, stitichezza, sindrome del colon irritabile, appendicite,…).

La sindrome della cauda equina è un’emergenza neurologica che genera dolore alla lombare ed è caratterizzata anche da mancanza di sensibilità nella zona sacrale, rilassamento sfinterico e incontinenza, dolore nell’area anale. E’ dovuta alla lesione delle ultime radici nervose presenti nel canale.

Trattamento del dolore lombare

Il dolore alla lombare deve essere gestito da un team multidisciplinare che può comprendere il medico di medicina generale, l’ortopedico, il fisiatra, il neurologo e il fisioterapista in base al caso specifico. La terapia può essere di tipo farmacologico tramite antinfiammatori e antidolorifici, fisioterapica con rieducazione del paziente, esercizi mirati, terapie fisiche e massoterapia e chirurgica solo in alcuni casi, come ad esempio ernie gravi che non rispondono a terapie, spondilolisi e spondilolistesi. Il riposo è comunque indicato solo per brevi periodi, si consiglia sempre di muoversi, seppur adeguando i carichi. Se vuoi saperne di più riguardo alla fisioterapia per il mal di schiena, consulta questo articolo.

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Dott. Fabio Marino