dolore alla rotula fisioterapia

Dolore alla rotula? Analizziamo il problema

di | Aprile 13, 2021

I dolori alla rotula possono essere provocati da diversi fattori e non è sempre possibile identificarne la causa certa, ma tutte determinano un incongruenza tra il percorso seguito dalla rotula e quello tracciato dalla troclea femorale.

In particolare le più frequenti cause sono il ginocchio valgo (perchè la troclea si trova angolata rispetto all’apofisi tibiale anteriore) i vizi torsionali del femore o della tibia (perchè la troclea si trova ruotata all’interno rispetto all’apofisi tibiale anteriore), un muscolo quadricipite displasico (perchè traziona la rotula non lungo l’asse, ma in modo asimmetrico verso l’esterno).

La rotula può presentare deformazioni o risultare spostata leggermente verso l’alto, il basso o di lato rispetto alla sua posizione originaria, con una conseguente alterazione della sequenza fisiologica dei movimenti.

In alcuni pazienti una precedente lussazione traumatica ha determinato una lesione del legamento femoro-rotuleo mediale, condizionando una successiva instabilità cronica dolorosa anche laddove non vi erano condizioni predisponenti particolarmente sfavorevoli.

Un’ulteriore causa dei dolori alla rotula è costituita dall’usura delle articolazioni, ovvero l’artrosi di ginocchio. Quest’ultima può determinare uno spostamento verso l’alto della rotula. Il termine medico per questo posizionamento scorretto è “rotula alta“, che si manifesta soprattutto con dolori alla rotula, ripetuti spostamenti della stessa e continui versamenti articolari al ginocchio.

Anche le alterazioni della parete posteriore della rotula o uno squilibrio muscolare dovuto ad allenamento scorretto o a scarpe da ginnastica non adatte possono provocare situazioni dolorose sulla rotula. Eventuali incidenti o infortuni possono rappresentare ulteriori cause di dolore, così come un sovraccarico dovuto ad attività sportiva eccessiva. In questo caso, il carico è superiore a quello che le strutture interessate possono sostenere.

Fattori di rischio

I dolori alla rotula possono ad esempio presentarsi in persone che praticano sport come:

  • Atletica leggera
  • Pallavolo
  • Basket
  • Calcio
  • Tennis

Anche le giovani donne e gli adolescenti possono essere soggetti al dolore alla rotula durante la crescita puberale. I disturbi si avvertono soprattutto nel salire o nello scendere le scale (è qui che i dolori si fanno particolarmente intensi) oppure quando il ginocchio resta piegato a lungo. Può ad esempio risultare molto doloroso rimanere a lungo seduti o in ginocchio o dormire a gambe piegate.

Un’attività lavorativa faticosa, il sovrappeso, patologie come reumatismi o gotta sono anch’esse tipiche cause di dolore alla rotula.

Come prima cosa il riposo dell’arto inferiore dolente. Ciò significa che il paziente deve sospendere completamente l’attività che può causare dolore alla rotula ed evitare.
La durata del riposo varia da caso a caso; sicuramente, un indicatore importante dei benefici del riposo è l’assenza totale di dolore in occasione di movimenti con il ginocchio che, un tempo, recavano dolore.

La maggior parte delle sindromi rotulee trova beneficio nel trattamento riabilitativo. Questo deve tendere al potenziamento selettivo di quella parte del muscolo quadricipite (vasto mediale) che permette di correggere il cattivo scorrimento, mentre deve mirare all’allungamento altrettanto selettivo di quella parte che contribuisce al cattivo scorrimento (vasto laterale). Solo un programma specifico può ottemperare a questi criteri. L’adozione di una ginocchiera  di stabilizzazione rotulea (ti consiglio questa della Fitaly), infine, può rivelarsi utile nella pratica sportiva.

I casi refrattari alle cure kinesiterapiche sono candidati alla terapia chirurgica, purché il disturbo sia significativo e/o il disallineamento sia grave al punto da far prevedere un’artrosi precoce.

Non esiste un trattamento univoco, poiché la scelta della procedura dipende essenzialmente dalla causa del disallineamento: se ad esempio la causa è il ginocchio valgo, si eseguirà un’osteotomia correttiva; invece se la causa è un vizio torsionale si eseguirà una trasposizione dell’apofisi tibiale anteriore; oppure se la causa è una displasia quadricipitale, si eseguirà una plastica del quadricipite; infine se la causa è una lesione legamentosa, si eseguirà una ricostruzione del legamento femoro-rotuleo mediale.

Minori indicazioni ha il semplice intervento di sezione dei legamenti alari laterali della rotula (“lateral release”), che, ha si, il pregio della scarsa invasività potendo essere eseguito in artroscopia, ma ha il difetto di essere solitamente insufficiente se non associato ad altri gesti chirurgici.

La terapia farmacologica è essenzialmente palliativa e dovrebbe essere impiegata saltuariamente nei momenti di maggiore acuzie, ad es. dopo una prestazione sportiva.
La categoria farmacologia fondamentale è rappresentata dagli antiinfiammatori/antidolorifici.

Notevole importanza ha la viscosupplementazione (ovvero l’infiltrazione di preparati a base di acido jaluronico) nei casi cronici, gravati da lesioni cartilaginee o da iniziale artrosi.

Se però, nonostante questi trattamenti, i dolori alla rotula permangono compromettendo la nostra qualità di vita, si rende necessario un intervento chirurgico. I tutori sono utili anche dopo l’intervento chirurgico, per effettuare un’azione di mantenimento nel lungo periodo.

Prevenzione del ginocchio

La prevenzione per un dolore alla rotula si basa su:

  • Non eccedere nella pratica delle attività sportive a rischio;
  • Nell’approcciarsi per la prima a una attività sportiva a rischio, farsi seguire da un esperto del settore, in maniera tale da imparare la corretta tecnica esecutoria di tutti i movimenti previsti;
  • Attuare il giusto riscaldamento muscolare prima di iniziare qualsiasi attività sportiva collegata alla tendinite rotulea;
  • Osservare delle pause durante le attività lavorative o gli hobby che sottopongono a grandi sforzi gli arti inferiori;
  • Dotarsi, per la pratica delle attività sportive a rischio, di un’attrezzatura di qualità;
  • Evitare il ricorso ai corticosteroidi se non strettamente necessario e in assenza di prescrizione medica;
  • Indossare scarpe comode.
  • Se insicuri, o lo sentite un pò instabile, indossate una ginocchiera come questa.

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Dott. Fabio Marino