Dolore tra le scapole: cause e terapie

Dolore tra le scapole: cause e terapie

di | Aprile 13, 2021

Moltissime persone arrivano nei nostri Centri fisioterapici lamentando un dolore tra le scapole tipo “coltellata”. Vorrei subito tranquillizzare i lettori dicendo che questa sintomatologia non è riferita ad una malattia o qualcosa di grave. Tendenzialmente si tratta di disturbi muscolari dovuti a posture scorrette o muscolatura debole. Ma procediamo per gradi partendo dalla spiegazione anatomica.

Anatomia dell’area tra le scapole

La zona posteriore, dal punto di vista osteo-articolare risulta essere composta dalla gabbia toracica che si interfaccia con le vertebre dorsali. Tali vertebre hanno una particolare anatomia, con la presenza sul corpo vertebrale di un supporto per l’articolazione costo-vertebrale.

Questa impalcatura rappresenta il tronco a cui viene poggiata la scapola, un osso piatto che si muove e crea il supporto per il movimento dell’omero e quindi della spalla. Quindi possiamo affermare con certezza che almeno dal punto di vista osteo-articolare troviamo molte strutture, che potenzialmente possono essere in disfunzione e creare un dolore dietro le scapole, oppure dietro le spalle, a diverse altezze in base alla costa o alla scapola che è stata coinvolta.

A questa anatomia dobbiamo sommare l’anatomia muscolare, che è davvero molto importante. Infatti tutti i movimenti sono eseguiti sfruttando l’azione sinergica di tanti muscoli, anche essi vittime spesso di contratture o trigger point.

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Cause del dolore scapolare

Le cause che possono determinare un dolore tra le scapole sono certamente da individuare in due fattori:

  • Problemi di natura respiratoria
  • Problematiche di natura muscolare a carico dei muscoli romboidi e soprattutto del trapezio.

L’aspetto respiratorio è quello spesso sottovalutato, ma rappresenta forse il 50% delle cause di dolore. Una corretta respirazione potrebbe immediatamente detendere le strutture muscolari deficitarie e donare benessere. 

Altra causa molto frequente sono gli stati ansiosi, con atteggiamento in chiusura delle spalle e accentuazione della cifosi dorsale, con conseguente sovraccarico della zona dorsale proprio tra le scapole.

Un’altra condizione che determina dolore dietro le spalle e tra le scapole è da ricercare in traumi diretti e indiretti sulla zona, che possono far comparire dolore interscapolare. Importante in questi casi è certamente uno studio completo del meccanismo traumatico per individuare il tipo di trauma, escludere complicazioni e trattare appropriatamente il tipo di dolore, mediante terapia fisica, fisioterapia ed esercizi.

Quando ci troviamo di fronte pazienti con questo tipo di dolore dietro le spalle, è fondamentale una anamnesi completa e una valutazione degli organi interni quali polmoni, stomaco, esofago, e trattare mediante manovre viscerali le eventuali disfunzioni. In questo caso specifico, è molto importante richiedere una consulenza anche al medico specialista, per escludere problemi, mediante esami specialistici.

La comparsa di trigger point sui muscoli nella zona dorsale, dietro le spalle e tra le scapole, è forse però la causa di dolore più frequente. Per definizione il trigger point è un’area muscolare, proprio su alcune fibre che rimangono tese e perdono la contrattilità. Volgarmente, vengono definite come nodini alla palpazione, che, se premuti, generano un dolore molto intenso localmente. Il trattamento sarà possibile mediante tecniche manuali, e strumentali quali laser ad alta potenza, e tecarterapia.

Alcune disfunzioni della muscolatura anteriore della spalla possono creare uno squilibrio che porta il soggetto a cercare continuamente di bilanciare sfruttando e sfiancando la muscolatura posteriore delle scapole. Questa situazione può portare alla comparsa di dolore tra le scapole.

Vanno citate problematiche gravi, come tumori ossei primari o metastatici, che proprio per la sede sul corpo vertebrale possono dare un dolore anche molto forte, che può evolvere in una frattura o crollo vertebrale. Tale evenienza è da considerare una condizione grave, che necessita immediatamente di una visita specialistica oncologica.

Altra causa frequente di questo dolore è la posizione prolungata che porta il soggetto ad assumere una postura errata, con conseguente sovraccarico della muscolatura. Vanno prese in considerazione tutte le posture alla scrivania e soprattutto il mouse che, con i suoi micromovimenti, può scatenare dolori dietro le spalle o tra le scapole. Per questa motivazione talvolta ci sentiamo di considerare la possibilità di sostituire il mouse con un mouse alternativo. Questo mette al riparo la muscolatura e favorisce un rilascio sia dei muscoli del collo e spalla, ma anche la muscolatura del polso e previene l’insorgenza di patologie quali epicondilite.

Sintomi del dolore scapolare

In caso di contratture muscolari, in genere il dolore inizia a livello del margine superiore della scapola e si può estendere al legamento nucale. Altri tipici sintomi sono rigidità e fatica a muovere la spalla. In presenza di problemi alla colonna cervicale, ci può essere l’irradiazione del dolore da dietro in avanti sul cranio, con cefalee muscolotensive. Quando il dolore si irradia al braccio, è probabile che vi sia un coinvolgimento delle radici nervose del rachide cervicale.

Diagnosi

Come primo step è importante effettuare un’indagine radiologica per monitorare a livello radiografico se c’è qualche alterazione a livello del sistema scheletrico che può far pensare all’origine del problema.

Fondamentale è far vedere il referto a uno specialista, o un ortopedico o un fisiatra. Questo saprà leggere in maniera corretta l’indagine radiologica; successivamente il medico effettuerà una visita andando ad indagare, seguendo le indicazioni dell’indagine radiologica, se sono presenti spasmi muscolari, se ci sono aderenze a livello tissutale, andando a palpare tutta la colonna vertebrale.

Lo specialista andrà quindi ad indagare sulla causa del problema, che potrà essere di differente natura, andando quindi a suggerire una diagnosi e un corretto inquadramento del problema. È importante ricordare che, essendo la medicina una scienza inesatta, ogni medico andrà ad indagare secondo la sua preparazione e secondo la sua esperienza.

A questo punto il medico può percorrere due strade:

  • Lo specialista è certo della propria diagnosi e della corretta alterazione, che prescrive un trattamento farmacologico e un trattamento fisioterapico o osteopatico.
  • Durante l’esame obiettivo il medico non è giunto ad un corretto inquadramento della problematica, richiedendo quindi altri esami radiologici come Risonanza magnetica, TAC ed ecografia.

Trattamento del dolore alla scapola: fisioterapia oppure osteopatia?

Fisioterapia

Generalmente il trattamento prescritto dal medico è quello classico riguardante una problematica muscolo-scheletrica: cortisone e miorilassante per circa una settimana. 

Quest’ultimo si utilizza nei casi in cui subentri una contrattura muscolare, permettendo alle fibre di rilasciarsi e aiutare nel recupero. Gli antinfiammatori non steroidei o il cortisone sono molto importanti per combattere l’infiammazione che spesso è alla base del problema del paziente.

Il trattamento fisioterapico invece è estremamente importante e serve a curare e a correggere il disturbo che ha generato il dolore tra le scapole.

Il primo intervento del fisioterapista deve essere quello di spegnere il campanello di allarme del corpo, cioè combattere il dolore attraverso terapie:

  • Fisiche come tecar, laserterapia e ultrasuoni;
  • Con trattamento manuale. Si tratta di tecniche dolci che permettano al corpo di recuperare la propria fisiologia e la propria conformazione, come tecniche di pompage, sia articolare che muscolare, taping neuromuscolare, massoterapia.

Ricordo che è molto importante iniziare la fisioterapia in una fase non acuta, ma subacuta nella quale non c’è il rischio di esacerbare il dolore del paziente.

Come secondo step, è fondamentale iniziare a curare e a risolvere il problema del paziente, il quale viene affrontato in maniera ottimale con la ginnastica posturale Mezièrés; questa ginnastica è capace di riequilibrare la muscolatura e il tessuto connettivo attraverso un riequilibrio miofasciale. La rieducazione posturale va eseguita solamente una volta a settimana, in quanto questa metodica è molto efficace e potente per l’organismo e si deve dare il tempo al corpo di riorganizzare i proprio tessuti.

Alla base di tutto il percorso riabilitativo è basilare strutturare un protocollo personalizzato del paziente, in quanto non tutti i dolori sono uguali.

Osteopatia

Il trattamento osteopatico manuale interessa sia la parte dolente che le zone riflesse, maggiormente indicate per non stressare eccessivamente il corpo. Un trattamento limitato alla zona dolorosa potrebbe rivelarsi controproducente.

In presenza di infiammazione con dolore acuto l’osteopata può al massimo cercare una posizione antalgica per dare sollievo al paziente e favorire una posizione di riposo dell’articolazione (che è già terapia). In fase cronica, questa terapia si completa bene con la fango-balneoterapia termale, massaggi, riabilitazione in acqua termale, specialmente negli esiti post-traumatici e nella riabilitazione funzionale articolare.

Per un singolo problema non esiste una singola manovra; sta alla sensibilità dell’osteopata comprendere se il trattamento è recepito dal corpo o se deve tentare con un approccio diverso.

Per ulteriori informazioni riguardanti il dolore alle scapole o per prenotare una valutazione fisioterapia in un Centro Kinesis Sport con la fisioterapista specialista invece puoi scriverci una mail.

Dott. Fabio Marino

FISIOTERAPIA PER SCHIENA

FISIOTERAPIA PER IL TRATTO CERVICALE