EFFETTI ONDE D'URTO IN FISIOTERAPIA – Fabio Marino

di | Aprile 13, 2021

Le onde d’urto sono onde pressorie che vengono concentrate in un volume focale definito.

Nel nostro centro le onde d’urto le utilizziamo per patologie che vanno dalla semplice calcificazione, alle tendiniti ad altre problematiche in fase acuta.

Questa metodica non invasiva ha documentate proprietà:

  • antinfiammatorie
  • anti-dolorifiche
  • anti-edema 
  • stimolanti la rigenerazione ossea, cutanea e il processo di guarigione di piaghe, ulcere e ferite di varia origine. 

Le onde d’urto in aggiunta possono essere utili anche in situazioni croniche in cui è necessario “svegliare” processi biochimici cellulari grazie alla vibrazione generata dall’onda.

L’onda d’urto penetra nel tessuto e attiva vari meccanismi d’azione:

  • Intensifica la liberazione della sostanza P (mediatore del dolore)
  • Stimola la liberazione di radicali liberi
  • Agisce sulle fibre nervose bloccando gli stimoli del dolore con un crescente effetto antidolorifico
  • Rinforza i meccanismi di difesa cellulare

Questa metodica non invasiva rappresenta un validissimo supporto da utilizzare in modo selettivo ma anche complementare ad altre terapie, in un’ottica di strategia terapeutica globale e realmente personalizzata.

Vediamole un pochino più nel dettaglio.

EFFETTI ONDE D’URTO

Le onde d’urto sono capaci di indurre diversi effetti nella sede anatomica in cui vengono applicate.

Vediamo insieme quali sono:

Miglioramento della dispersione della sostanza P: un mediatore del dolore e del fattore di crescita che per sua natura stimola le fibre afferenti nocicettive (del dolore) che quindi viene rallentato.

L’effetto antinfiammatorio è innescato da un riduzione della concentrazione della sostanza P e delle molecole di istamina, presenti nella zona dell’ infiammazione. Infatti proprio queste sostanze sono entrambe coinvolte nella generazione sia dello stimolo dolorifico che nell’organizzazione dell’edema intorno alla lesione.

Effetti onde d’urto.

  1. L’onda d’urto provoca iperemia (aumento della circolazione) nei tessuti presi in causa.
  2. Provoca la diminuzione delle interazioni patologiche tra actina e miosina. Di conseguenza genera una riduzione della tensione muscolare che spesso causa dolore al paziente.

L’onda d’urto provoca l’aumento della produzione di collagene, presupposto necessario per la riparazione delle strutture danneggiate.

  1. L’onda d’urto migliora il metabolismo e la micro-circolazione.
  2. Accelera la rimozione di molecole responsabili dell’aumento del dolore.
  3. Aumenta l’ossigenazione e fornisce al tessuto danneggiato una fonte di energia.
  4. Aiuta la rimozione di istamina, acido lattico e altri agenti irritanti.

Tramite le onde d’urto viene indotto un importante rilascio di endorfine che permette di diminuire la sensibilità al dolore. La riduzione del dolore viene promosso da un cambiamento della membrana cellulare che impedisce la formazione di un potenziale d’azione e la percezione dello stimolo dolorifico. Questo cambiamento è legato alla cosiddetta “teoria del cancello“.

Il flusso di sangue è necessario per avviare e mantenere i processi di riparazione della struttura del tessuto danneggiato. Questo effetto provoca due reazioni in ordine cronologico:

  1. Apertura del letto capillare, detto anche effetto “wash out” che accelera la rimozione delle sostanze di scarto e aumenta l’ossigenazione.
  2. Aumento locale del numero di piccoli vasi sanguigni. Le onde forniscono, probabilmente a causa dell’aumento transitorio del gradiente pressorio, un input alla formazione di nuovi capillari.

L’ onda d’urto favorisce il rimaneggiamento osseo e velocizza i processi di consolidamento dell’osso. (Stimola il metabolismo cellulare e la produzione di collagene utile nei casi di problemi di riformazione ossea).

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EFFETTI ONDE D’URTO

Effetti onde d’urto diretti:

Gli effetti diretti delle onde d’urto sul tessuto della zona bersaglio sono provocati dalla trasformazione della onde d’urto in energia cinetica, che attraverso le diverse densità corporee (osso-muscolo-grasso), producono un’ulteriore reazione di riflessione e di trasmissione dell’energia. Infatti i fenomeni di riflessione sono più accentuati nei punti di passaggio tra tessuti molli (tendini, muscoli) e tessuti più compatti (ossa e formazione calcifica).

Effetti onde d’urto indiretti:

Gli effetti indiretti delle onde d’urto sono relativi al passaggio dell’onda ed è definito come conseguenza della cavitazione.

Questo fenomeno non è altro che la formazione di microscopiche bolle di gas che, al sopraggiungere delle successiva onda pressoria, vengono colpite e implodono. In questo modo, viene superata così  la resistenza elastica del tessuto circostante e si va a favorire una maggiore e diffusa irrorazione sanguigna.

Gli effetti cavitazionali si distinguno in:

  • Meccanici che sono direttamente collegati alla formazione di jet streams cavitazionali.
  • Chimici che sono collegati al rilascio di radicali liberi conseguente alle alte temperature che si sviluppano durante la rottura delle bolle di cavitazione.

Controindicazioni delle onde d’urto

È importante precisare che, in alcune categorie di pazienti, l’esecuzione di terapia con le onde d’urto non è consigliata.
Quindi si fa riferimento ai pazienti con:

  • tumori
  • disturbi della coagulazione e uso di anti-coagulanti
  • polineuropatie
  • portatori di pace maker
  • soggetti in gravidanza 
  • sindromi ansiose
  • in presenza di cartilagini di accrescimento, come nel caso di pazienti molto giovani.

Se vuoi avere ulteriori informazioni sulle onde d’urto non esitare a contattarmi.

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