fisioterapia per edema osseo
Fisioterapia per edema osseo
L’edema osseo, o spongioso, insorge quando un osso spugnoso, di solito molto innervato (come quello del ginocchio, della caviglia o dell’anca), perde il suo contenuto di calcio, diventa più fragile e inizia così a fare male per la presenza di liquido che si forma all’interno. Questa sofferenza può dipendere da diversi fattori:
L’edema è una reazione del corpo simile a quella che hanno anche gli altri tessuti corporei se sono soggetti a traumi: infatti se prendi una botta sulla coscia, molto probabilmente si formerà un livido, che rappresenta il travaso di sangue locale, nella zona in cui hai subito il colpo. L’edema osseo può essere asintomatico o sintomatico. Nel secondo caso, il sintomo più comune è il dolore a livello dell’osso interessato.
Oggi, grazie alla risonanza magnetica, siamo in grado di riconoscere l’edema dell’osso. La risonanza, infatti, evidenzia quelle aree di osso vicine all’articolazione che assumono un aspetto diverso, ossia più “sfumato” (grigio chiaro), rispetto alla circostante area di osso che appare di colore più definito (grigio scuro tendente al nero). L’area grigio-chiara precedentemente descritta corrisponde proprio alla sede dell’edema osseo e nella maggior parte dei casi al punto di dolore.
Se riconosciuto in tempo e trattato, nell’80% dei casi l’edema osseo può regredire nel giro di qualche mese (in base anche alla sua entità), restituendo una qualità di vita normale, come quella precedente alla comparsa del sintomo.
In caso di risonanza magnetica che riscontra un edema osseo è fondamentale un consulto medico. In base all’entità dell’edema infatti si potrà seguire un percorso fisioterapico e farmaceutico o, nei casi più gravi, un percorso chirurgico.
Le terapie tradizionali per la cura dell’edema spongioso si basano sulla riabilitazione tramite fisioterapia, sul riposo e sull’applicazione di ghiaccio locale con sacchetti fisioterapici. Quest’ultimo è fondamentale per non gravare sull’articolazione interessata e per evitare che la situazione si protragga nel tempo.
NON UTILIZZARE IL GHIACCIO DIRETTO. Meglio utilizzare un sacchetto fisioterapico come quello indicato qui sotto. Perché non raffredda eccessivamente la zona con il rischio di creare una ischemia locale che potrebbe ottenere un effetto opposto. Lo vedi qui sotto:
La terapia farmacologica invece è spesso basata sull’utilizzo di corticosteroidi o di farmaci già utilizzati per l’osteoporosi (neridronati), da somministrare ad alti dosaggi per via endovenosa. Per questo naturalmente, non essendo il mio campo, ti consiglio di consultare il medico.
Founder Centri Kinesis Sport di Fisioterapia e medicina riabilitativa
FAI ONLINE IL TEST DI AUTODIAGNOSI PER RICEVERE CONSIGLI E INDICAZIONI
Per Centri medici, fisioterapici e di personal Trainer. Imparare a definire un obiettivo e raggiungerlo.…
Esploriamo l'importanza critica della comprensione numerica nella gestione aziendale Durante le mie consulenze private, mi…
In questo articolo affronteremo i seguenti argomenti: Il successo personale Il livello imprenditoriale Gli step…
L’importanza dei numeri per la gestione di una Azienda sanitaria e del settore salute e…
Se è la prima volta che atterri sul mio blog, mi presento rapidamente solo per…
Introduzione Aspetti tangibili e intangibili della remunerazione Luogo di lavoro come “casa” Il primo cliente…
Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per inviarti servizi in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie leggi l'informativa estesa sui cookie. Nel sito è sempre un link all'informativa estesa. Cliccando l'apposito tasto oppure su un qualsiasi elemento della pagina acconsenti all'uso dei cookie. Questo avviso sarà ancora visibile tra 12 mesi.
Informativa Estesa