fisioterapia per gomito del golfista

FISIOTERAPIA PER GOMITO DEL GOLFISTA – Fabio Marino

di | Aprile 13, 2021

Come comportarsi in caso di gomito del golfista o epicondilite..

Come la fisioterapia può aiutare?

In questo articolo parleremo di quanto può essere utile la fisioterapia per il gomito del golfista…ma di che patologia stiamo parlando?

Il gomito del golfista è un dolore localizzato sull’epitroclea, che rende dolorosi o quando è molto grave, anche impossibili alcuni movimenti semplici come ruotare la maniglia della porta, stringere la mano, o utilizzare alcuni strumenti.

L’epitroclea è un distretto anatomico che di trova all’altezza dell’articolazione del gomito: è facilmente individuabile flettendo il gomito a 90 gradi, e ruotando la mano ponendo il palmo verso l’alto. L’area sotto il gomito, appunto è quella interessata dall’epitrocleite, ovvero l’infiammazione dei muscoli che si inseriscono sull’epitroclea.

Questa patologia viene definita “gomito del golfista” in quanto il golf è uno di quegli sport che spesso genera  infiammazioni all’epitroclea ma possono esserne colpiti, anche altre persone che non hanno nulla a che vedere con lo sport come muratori e manovali, o chiunque esegua ripetutamente dei movimenti di flessione del braccio e rotazione del polso.

Fisioterapia per il gomito del golfista: Il gomito del golfista è un dolore localizzato sull’epitroclea

Cause dell’epitrocleite

La causa dell’epitrocleite (o gomito del golfista) è il sovraccarico funzionale dei muscoli che trovano aggancio sull’epicondilo mediale dell’omero; infatti, l’esasperata ed eccessiva sollecitazione di questi muscoli e quindi un sovraccarico funzionale, attraverso una ben precisa gestualità, produce uno stress a carico dei tendini collegati, tale per cui quest’ultimi s’infiammano e diventano dolorosi (anche alla palpazione).

Quali movimenti dell’arto superiore producono il gomito del golfista?

L’epitrocleite è l’infiammazione dei tendini derivante dall’uso eccessivo dei muscoli che consentono:

  • La flessione del polso;
  • La flessione delle dita per afferrare gli oggetti;
  • L’adduzione del polso;
  • L’abduzione del polso.

L’epitrocleite, pertanto, è il risultato della ripetizione esasperata e molto volte combinata (es: afferrare un oggetto con forza e flettere il polso) dei suddetti gesti.

Chi soffre maggiormente di epitrocleite?

Il gomito del golfista colpisce soprattutto:

  • I golfisti: Per il movimento dello swing è fondamentale la stimolazione dei muscoli anteriore dell’avambraccio.
  • Chi pratica sport di racchetta: come ad esempio il tennis; I gesti associati all’epitrocleite (se, ovviamente, eseguiti all’esasperazione) sono il rovescio e il topspin.
  • Gli sportivi che praticano sport di lancio: Il giocatore di baseball, per esempio, chiama in causa i muscoli dell’avambraccio coinvolti nell’epitrocleite durante il movimento di pitching. Anche i giocatori di softball o lancio del giavellotto possono essere soggetti a questo tipo di patologia
  • Chi pratica sollevamento pesi: Le persone dedite a questa attività flettono le dita della mano per afferrare oggetti e, se la tecnica esecutoria non è perfetta, potrebbero abdurre o addurre leggermente il polso.
  • Tutte quelle attività lavorative manuali, nei settori dell’idraulica, della carpenteria o dell’edilizia.

Altri fattori di rischio dell’epitrocleite?

La ripetizione, per oltre due ore e con una tecnica impropria, di movimenti a rischio.

A favorire la comparsa dell’epitrocleite sono fattori come:

  • La ripetizione, per oltre due ore e con una tecnica impropria, di movimenti a rischio;
  • L’uso, nella pratiche sportive a rischio, di attrezzature inadeguate;
  • Età superiore ai 40 anni;
  • Il fumo di sigaretta.
  • L’obesità;

Sintomi del dolore al gomito

L’epitrocleite è una vera e propria patologia degenerativa: un’infiammazione al tendine che, diventata cronica, porta alla degenerazione del tessuto tendineo.

Tra i sintomi del gomito del golfista, i principali sono:

  • Dolore al gomito: Il sintomo più caratteristico dell’epitrocleite (il dolore al lato interno del gomito) può insorgere in maniera improvvisa oppure gradatamente. Come capita in tutte le altre forme di tendinite, anche nell’epitrocleite la dolenzia tende a peggiorare con l’esecuzione di quei movimenti che richiamano all’azione i muscoli i cui tendini sono infiammati.
  • Rigidità articolare.
  • Indebolimento dei polsi e delle mani.
  • Formicolio alle dita e intorpidimento: solitamente vengono colpiti anulare e mignolo.
  • Gomito caldo e infiammato con comparsa di stati febbrili.
  • Deformità del gomito.

Il dolore aumenta se si compiono delle azioni di pronazione del braccio o di flessione della mano. L’esempio più calzante è appunto il movimento che compie il golfista per colpire la palla, ma sono molte le azioni quotidiane che possono causare il dolore: ruotare le maniglie delle porte, stringere la mano a qualcuno, usare un cacciavite, stringere la mano in un pugno o sollevare dei pesi.

Cosa fare in caso di gomito del golfista?

Una volta stabilita la presenza della patologia, che fare?

Il medico specialista saprà consigliarti la terapia più adatta in caso di epitrocleite. L’iter più comune per eliminare l’infiammazione e il dolore prevede:

  • Riposo assoluto.
  • Eventuale utilizzo di farmaci antinfiammatori sotto stretto controllo medico.
  • Crioterapia.
  • Fisioterapia per il gomito del golfista, con ultrasuoni e laserterapia.
  • Manipolazioni ed esercizi riabilitativi.

Se anche la fisioterapia per il gomito del golfista non funziona e lo specialista lo ritiene opportuno, nei casi più gravi si può ricorrere a delle infiltrazioni di cortisone, fino a giungere all’operazione per rimuovere il tessuto degenerato, a seguito della quale è necessario immobilizzare la parte con un tutore per il gomito fino alla ripresa funzionale.

Esercizi di fisioterapia in caso di gomito del golfista

Stretching e il rinforzo dei muscoli flessori del polso.

Oltre ai consigli dati in precedenza è fondamentale eseguire alcuni esercizi “must”, che non dovrebbero mai mancare,  nella fisioterapia per il gomito del golfista (tendinite dell’avambraccio). Tra questi lo stretching e il rinforzo dei muscoli flessori del polso. Questi esercizi saranno fondamentali per supportare la guarigione riorganizzando al meglio le fibre degenerate dei tendini secondo le linee di forza del muscolo. Stretching, stretching attivo e rinforzo muscolare sono le parole d’ordine per velocizzare la cura. Tra tutti questi esercizi lo stretching attivo (quello generato dalla contrazione del muscolo antagonista) deve prevalere sugli altri. Una muscolatura dell’avambraccio sbilanciata, sia a livello di forza che di lunghezza, porterà facilmente il gomito ad essere soggetto a traumi.

Qui di seguito abbiamo racchiuso tutti gli esercizi di mobilità e rinforzo utili per riequilibrare la mobilità del polso e dell’avambraccio. Per dare così agio ai nostri tendini e per guarire finalmente, in modo fisiologico e funzionale, dell’epitrocleite.

  • Estensione dei polsi per l’epotrocleite: Tenendo le dita ben tese e completamente a contatto col pavimento, teniamo le braccia tese ed andiamo avanti col busto. Eseguire l’esercizio prima in modo dinamico poi statico (20″).
  • Flessione dei polsi per l’epitrocleite: Tenendo sempre le dita tese ed adesso al pavimento, supiniamo le mani (rivolte verso di noi) ed indietreggiamo col busto. Se l’esercizio è troppo inteso pieghiamo le braccia. Eseguire prima l’esercizio in modo dinamico e poi in modo statico (20″).
  • Estensione del gomito: Flettiamo il polso e portiamolo sotto al ginocchio. Partendo dal gomito leggermente piegato estendiamolo aiutandoci con la mano libera.
  • Rinforzo degli estensori del polso: Appoggiamo le mani con le dita tese, estendiamo con la forza degli estensori dell’avambraccio la mano, mentendo le dita tese. Eseguiamo l’esercizio in modo dinamico ma lento.
  • Piegamenti sulle dita: Appoggiamo le ginocchia a terra ed eseguiamo i piegamenti sulle dita per rafforzare la mano e tutta la muscolatura.

Adottate questi esercizi in modo graduale quando l’infiammazione non è più acuta e senza evocare dolore. La pratica non deve essere invasiva ed eccessiva ma quotidiana e i tempi di guarigione possono richiedere anche 1-3 mesi. Una volta guariti evitate tutti quegli esercizi (come le trazioni supine e il curl con bilanciere dritto) che possono mettere a rischio i vostri gomiti.  È molto facile ricadere in recidive che riguardano i gomiti e l’epitrocleite.

Prevenire il gomito del golfista

La prevenzione dell’epitrocleite si basa sul:

  • Proteggi i muscoli e i tendini dell’avambraccio da eccessive sollecitazioni: se svolgi delle attività a rischio, ti consiglio di utilizzare un bracciale per evitare di sovraccaricare i muscoli.
  • Evita ogni movimento “a freddo”: prima di ogni attività sportiva fai degli esercizi di riscaldamento.
  • Impara a sollevare i pesi: tieni il polso ben fermo affinché lo sforzo venga distribuito correttamente tra tutti i muscoli dell’avambraccio.
  • Potenzia i muscoli dell’avambraccio con esercizi mirati di stretching: ad esempio, appoggiando il palmo delle mani su un tavolo con il gomito completamente esteso e mantenendo la posizione per 15 secondi. Rivolgiti a un professionista per imparare gli esercizi per l’allungamento del gomito, la loro corretta esecuzione e quali sono invece gli esercizi da evitare.
  • Impara la tecnica corretta nell’esecuzione di uno sport: qualsiasi sia l’attività sportiva che hai scelto, fatti seguire da un istruttore professionista che ti insegnerà fin da subito i movimenti corretti.

Come evitare l’aggravarsi dell’Epitrocleite

Per prevenire l’aggravarsi dell’epitrocleite è fondamentale astenersi immediatamente da qualsiasi attività che evochi dolore, anche se quest’ultimo è sopportabile o controllabile con un FANS.

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Dott. Fabio Marino