fisioterapia per il collo

FISIOTERAPIA PER IL COLLO – Fisioterapia –

di | Aprile 13, 2021

Fisioterapia per il collo

Recenti studi e revisioni degli ultimi dieci anni hanno riconosciuto il dolore al collo tra i più importanti problemi fisici della popolazione dal punto di vista muscolo scheletrico, dopo la schiena e la spalla. Il dolore al collo viene descritto come un sintomo spiacevole associato ad un danno attuale o potenziale del tessuto nella regione del collo. La zona comprende un’area che parte dalla linea nucale superiore e continua fino al livello della spina della scapola. Il dolore al collo può includere problemi cervicali, di mal di testa e sindromi radicolari.

Classificazione

Il dolore al collo può derivare da un trauma o spesso è correlato ad un sovraccarico o ad una posizione mantenuta.

Può essere classificato in 4 gradi:

  • Grado 1: dolore al collo o problemi associati, ma assenza di segni e sintomi che suggeriscano una patologia strutturale importante. Poca o nessuna interferenza con le attività di vita quotidiana.
  • Grado 2: dolore al collo o problemi associati, ma assenza di segni e sintomi che suggeriscano una patologia strutturale importante. Presenza di interferenza con le attività di vita quotidiana.
  • Grado 3: dolore al collo o problemi associati, ma assenza di segni e sintomi di una patologia strutturale importante. Presenza di segni neurologici, come riduzione dei riflessi tendinei, debolezza o deficit sensoriali
  • Grado 4: dolore al collo o problemi associati, con presenza di segni o sintomi di patologie strutturali importanti. Tra queste, possono esserci: fratture, dislocazioni vertebrali, problemi al midollo spinale, infezioni, tumori, problemi sistemici, artropatie infiammatorie

Statistiche

Si è stimato che il 50-85% dei soggetti con dolore al collo avrà una recidiva entro 1-5 anni. Tra i soggetti lavoratori, la percentuale sembra essere ancora più alta: il 60-80% dei lavoratori con dolore al collo ha dichiarato di avere avuto lo stesso sintomo entro solo un anno dopo la prima manifestazione dolorosa.

La valutazione specialistica

E’ fondamentale comprendere quale sia il tipo di mal di collo presente, in modo da avere una chiara prognosi. Anche gli interventi attuabili dipendono dalla prognosi. Si può intervenire in modo limitato, tramite la sola educazione del paziente, oppure saranno necessari dei trattamenti o degli interventi specifici. Ad esempio, possono essere fattori prognostici negativi un dolore al collo persistente, la presenza di altri dolori muscolo-scheletrici, uno stile di vita poco attivo e la manifestazione di stress psicosociale.

Durante il primo accesso dallo specialista, egli dovrà valutare i segni ed i sintomi presenti ed individuare eventuali campanelli d’allarme, che possano indicare la necessità di ulteriori esami o diagnosi mediche. Lo specialista intervisterà il paziente riguardo le condizioni generali, le limitazioni nella vita quotidiana ed eventuali restrizioni nella partecipazione alla vita sociale. Infatti, anche la valutazione dei fattori psicosociali è importante, perchè questi potrebbero influire negativamente sul dolore al collo. Potrebbe essere chiesto il paziente di valutare su una scala da 1 a 10 il suo problema, dove 1 rappresenta “nessun dolore” e 10 un “dolore insopportabile”. Successivamente, verrà effettuato un esame fisico, facendo un’ispezione a riposo e durante i movimenti, oltre che durante alcune attività segnalate dal paziente come fattori scatenanti. Importante sarà anche la valutazione del controllo muscolare.

Modalità di trattamento

Soggetti con dolore al collo di grado 1 o 2 con normale decorso

Se lo specialista classifica il soggetto come un paziente con dolore di grado 1 o 2, senza complicazioni e con un decorso normale, è sufficiente poco più dell’educazione del paziente come intervento. In particolare, il programma prevede:

  • Educazione del paziente riguardo alla natura e all’andamento del problema
  • Esecuzione di un numero limitato di sedute
  • Apprendimento da parte del soggetto di alcuni esercizi effettuabili a casa in autonomia

Soggetti con dolore al collo di grado 1 o 2 con un decorso prolungato, senza influenza psicosociale

Se il soggetto ha un dolore di grado 1 o 2, ma prolungato nel tempo, non influenzato da fattori psicosociali, l’obiettivo del fisioterapista è quello di guidare il paziente verso un veloce ritorno alle attività di vita quotidiana e prevenire la cronicità del dolore. Il programma di fisioterapia comprende:

  • Educazione del paziente riguardo alla natura e all’andamento del problema. In questo caso non è sufficiente alla risoluzione del problema.
  • Ciclo di fisioterapia di almeno 10 sedute, ripetibile. Durante le sedute, si effettua mobilizzazione passiva ed esercizi in combinazione.
  • Apprendimento da parte del soggetto di alcuni esercizi effettuabili a casa in autonomia
  • Il terapista potrebbe considerare una serie di trattamenti in aggiunta a quelli già elencati Queste terapie prese singolarmente non portano ad un totale beneficio, ma possono procurarlo se combinate: massaggio, trattamento neurodinamico, trattamento di ergonomia a casa e sul posto di lavoro, utilizzo di kinesio tape, agopuntura, terapie fisiche come il laser, l’elettroterapia e gli ultrasuoni, trazioni)

Soggetti con dolore al collo di grado 1 o 2, con decorso prolungato e influenza psicosociale

In caso di soggetti con dolore al collo di grado 1 o 2, con decorso prolungato e con stress psicosociale associato, il trattamento può essere simile al profilo precedente, ma tenendo conto che i fattori psicosomatici possono avere una grande influenza sul dolore, anche in assenza di problemi strutturali importanti. Il programma fisioterapico comprende:

  • Educazione del paziente riguardo alla natura e all’andamento del problema. In questo caso non è sufficiente alla risoluzione del problema, ma è fondamentale spiegare che parte della natura del problema non è strutturale.
  • Ciclo di fisioterapia di almeno 10 sedute, ripetibile. Durante le sedute, si effettua mobilizzazione passiva ed esercizi in combinazione.
  • Apprendimento da parte del soggetto di alcuni esercizi effettuabili a casa in autonomia
  • Il terapista potrebbe considerare una serie di trattamenti in aggiunta a quelli già elencati. Queste terapie prese singolarmente non portano ad un totale beneficio, ma possono procurarlo se combinate: massaggio, trattamento neurodinamico, trattamento di ergonomia a casa e sul posto di lavoro, utilizzo di kinesio tape, agopuntura, terapie fisiche come il laser, l’elettroterapia e gli ultrasuoni, trazioni)
  • A causa dell’influenza psicosociale può essere necessario per questi soggetti effettuare anche un altro tipo di trattamento in contemporanea, con un altro specialista

Soggetti con dolore al collo di grado 3 

Per i soggetti con dolore di grado 3, con presenza di sintomi neurologici, potrebbe essere considerato in aggiunta ai trattamenti precedenti l’utilizzo del collare cervicale. Esso potrebbe essere preso in considerazione per la riduzione del dolore severo, ma solo in un piccolo momento della giornata e per poche settimane. Infatti, un uso prolungato potrebbe essere più dannoso che positivo.

Soggetti di grado 4: quando bisogna allarmarsi per possibili patologie serie

I soggetti con presenza di segni o sintomi di patologie strutturali importanti necessitano di una diversa valutazione specialistica prima di effettuare qualsiasi trattamento. Alcuni esempi possono essere:

  • Sospetta frattura in pazienti di età avanzata, con storia di traumi o in terapia con corticosteroidi, oppure con osteoporosi
  • Sospetta dissezione dell’arteria vertebrale se ci sono sintomi cerebrovascolari
  • Problemi al midollo spinale in presenza di sintomi neurologici: problemi in entrambi le braccia o le gambe, come alterazioni sensoriali o mancanza di forza muscolare negli arti, incontinenza
  • Segni e sintomi di infezioni: febbre, sudore notturno o fattore di rischio come immunosoppressione, presenza di ferite, esposizione ad agenti infettivi
  • Sospetto tumore se c’è una storia passata di tumori oppure in presenza di  una inspiegabile perdita di peso, se l’età supera 50 anni, in presenza di difficoltà di degluzione,  mal di testa e vomito
  • Sospetto di problemi sistemici come herpes zoster, spondilite anchilosante, artrite, artrite reumatoide in presenza di mal di testa, febbre,rash cutaneo, dolore bruciante e pizzicore

Ecco un elenco di semplici esercizi per il collo. Sarà il tuo fisioterapista a consiglierti quelli più adatti al tuo caso specifico.

Flessione del capo: piegare la testa in avanti

Estensione del capo: portare la testa indietro

Rotazione del capo: girare la testa a destra e a sinistra, avvicinando il mento alla spalla

Flessione laterale: inclinare la testa a destra e a sinistra, avvicinando l’orecchio alla spalla

Circonduzione: fare un giro completo della testa, unendo tutti i movimenti precedenti. Compiere il movimento lentamente

Esercizi di stretching:

  • Posizionare la mano destra sull’orecchio sinistro e tirare la testa dal lato destro. Ripetere dall’altro lato.
  • Girare la testa a destra, con la mano destra spingere la testa verso destra. Ripetere dall’altro lato.

Esercizi di stabilizzazione

Eseguire una flessione della cervicale alta utilizzando i muscoli flessori profondi, con l’aiuto del fisioterapista. L’esercizio viene eseguito dapprima da supino e poi da seduto e in piedi.

Mantenere la posizione precedente ed eseguire movimenti con le braccia, sempre su indicazione del terapista.

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Dott. Fabio Marino