fisioterapia per il tratto cervicale

Fisioterapia per il tratto cervicale

di | Aprile 13, 2021

Dolori cervicali: cerchiamo di comprendere bene che cosa possiamo fare per alleviare quella fastidiosa dolenzia.

Prima di parlare della fisioterapia per il tratto cervicale, definiamo cosa è e dove si trova lo stesso.

E’ un distretto corporeo che si trova nel primo tratto della colonna vertebrale, compreso tra cranio e torace, composto da 7 vertebre che hanno rapporti articolari con la vertebra soprastante e sottostante tramite faccette articolari. Tra ogni vertebra troviamo un corpo morbido, chiamato disco intervertebrale, costituito da un anello fibroso e un nucleo polposo.

Il tratto cervicale e le 7 vertebre che lo compongono.

Al centro di ogni vertebra c’è un foro, che crea un canale, dove scorre il midollo spinale.

Le vertebre cervicali inoltre hanno due fori laterali dove passano due arterie chiamate Arterie Vertebrali, che riforniscono il cervello.

Il tratto cervicale costituisce una delle tre curve fisiologiche della colonna vertebrale: la Lordosi Cervicale. 

Dolore, limitazione del movimento, contrattura muscolare, giramenti d testa, mal di testa, nausea, vertigini, sono tutti sintomi che potrebbero farci pensare ad un fastidio che coinvolge la cervicale.

Quando mi rendo conto di avere un problema cervicale cosa devo fare ?

Cosa devo fare se mi rendo conto di avere un problema alla cervicale ?

La prima cosa da fare è sempre quella di investigare e capire quale sia l’ effettiva causa del nostro malessere.

Recarsi dal Medico di Famiglia o da uno specialista in Ortopedia è la cosa più importante da fare:

sarà il medico o lo specialista che ci indicheranno il da farsi; solitamente il primo passo sarà quello di eseguire una lastra in due proiezioni (so che non è facile, ma se non siete del mestiere, cercate di non preoccuparvi quando leggete il referto che, di solito è pieno di termini tecnici e starni che potreste non comprendere e che a prima vista potrebbero presagire una situazione allarmante).

Questo è un esempio di lastra in due proiezioni, frontale e laterale.
Di solito grazie a questo esame il medico è in grado di fare una diagnosi.

Con la lastra in mano, e dopo avervi visitato (palpazione della muscolatura e valutazione del movimento nelle direzioni fisiologiche per valutare la dolenza o una limitazione articolare) l’ ortopedico ha due possibilità:

  • Ha un sospetto diagnostico e richiede una nuova indagine tramite una risonanza magnetica, una Tac, un’elettromiografia, una ecografia che diano conferma del sospetto diagnostico. 
  • La lastra è stata sufficiente per la diagnosi per cui vi prescriverà la terapia più adeguata.

Farò ora una breve carrellata delle principali cause di dolore al tratto cervicale:

Artrosi cervicale e Uncoartrosi:

Nell’ immagine potete vedere segnata in rosso la presenza di artrosi.

è una patologia di tipo degenerativo in cui le articolazioni sono consumate, e quindi ogni movimento risulta doloroso e difficoltoso; è generalmente una affezione legata all’ età .

Inversione della curva fisiologica Cervicale:

Come potete vedere dalla immagine a sinistra abbiamo una tratto cervicale con la sua curva fisiologica , mentre a destra la curva non c’è .

come abbiamo accennato sopra la colonna vertebrale presenta delle curve fisiologiche che a causa di posture errate o colpo di frusta, possono raddrizzarsi, contestualmente a delle contratture muscolari; più veloce è l’intervento riabilitativo, maggiore è la probabilità di curare con successo questo tipo di problema.

Riduzione dello spazio inter-somatico:

abbiamo detto che tra una vertebra e l’ altra è presente un disco; in una colonna sana, quindi, lo spazio tra una vertebra e l’ altra è più o meno uguale, in un tratto di colonna con dei problemi, capita di vedere uno spazio diminuito (nelle lastre i tessuti molli non si vedono), e presumibilmente in quel tratto, ci sarà un problema, di natura discale.

Ernie e protrusioni Cervicale:

Nell’ immagine possiamo apprezzare un’ernia cervicale espulsa che andrà a toccare il legamento longitudinale anteriore.

Il disco intervertebrale è una struttura circolare e schiacciata, che al suo interno ha un nucleo polposo, nel corso degli anni il disco si degenera diventando rigido e poco elastico. Si parla quindi di protrusione discale quando si fissura, mentre se l’anello si rompe del tutto, il  nucleo polposo tenderà ad uscire andando a comprimere le strutture neurologiche: radici sensitive e motorie.

La differenza tra le due patologie è il grado della lesione alla struttura del disco: meno grave la protrusione rispetto all’ernia.

Capita che alcune persone abbiano delle protrusioni o delle ernie senza saperlo. 

Cosa possiamo fare, per curare il tratto cervicale?

Come prima cosa dovremo individuare la causa del nostro dolore.

In generale possiamo dire che il primo passo dei medici è quello di prescrivere un ciclo di antinfiammatori per un periodo che va da una a due settimane, al quale generalmente aggiungerà della fisioterapia per il tratto cervicale. E’ probabile che, venga prescritto un ciclo di iniezioni di cortisone o antinfiammatorio, nei casi in cui il dolore o i sintomi siano particolarmente invalidanti.

La terapia farmacologica non mira alla risoluzione definitiva del problema, ma permette al paziente di non sentire dolore e quindi di poter affrontare il percorso fisioterapico.

Mi permetto di aggiungere che la terapia farmacologia non viene prescritta con l’ intento di risolvere il problema ma solo ed esclusivamente per tollerare meglio dolore e sintomatologia come nausea, vertigini o capogiri e permettere al fisioterapista di poter lavorare e intervenire incisivamente sulla problematica.

Fisioterapia per il tratto cervicale:

Il lavoro del fisioterapista è fondamentale per il processo di guarigione da un problema alla cervicale.

La fisioterapia è la branca che si occupa di provare a risolvere i problemi che ti affliggono!

In prima battuta  Tecarterapia e laserterapia, saranno le terapie più consigliate,; in una fase successiva la massoterapia, e le terapie manuali come  il pompage saranno molto efficaci.

Tecar e Laser si occuperanno di anestetizzare il dolore e cominciare a lavorare sullo stato infiammatorio più profondo; la massoterapia e le terapie manuali si prefiggono di creare dello spazio tra una vertebra e l’ altra in modo da ridurre la compressione sulle strutture nervose o legamentose.

Nell’ immagine potete apprezzare la tipica manovra del POMPAGE.
E’ una manovra che ha lo scopo di andare a ricreare, sufficiente spazio tra le vertebre, in modo da evitare la compressione nervosa che crea dolore.

Tecnica di terapia cranio sacrale. Anche questa tecnica viene utilizzata per creare spazio tra le vertebre.

Una terza fase, che sarà essenziale portare avanti il più a lungo possibile, è quella in cui si eseguiranno esercizi di ginnastica posturale e di mobilizzazione (metodo Mezieres o il metodo Souchard).

Questa è la fase che, a parer mio, va affrontata in maniera molto seria, in quanto sarà la vera e propria salvezza di chi ha problemi al tratto cervicale.

Ovviamente non può essere fatta quando il dolore è in acuto e la regione è infiammata.

Anche questi trattamenti sono volti  a riequilibrare il segmento, limitare i sovraccarichi, e tentare di recuperare spazio tra ogni vertebra.

Vediamo ora qualche esempio pratico di esercizi che potrete fare a casa, una volta assimilati:

Gli esercizi che potremo fare senza l’ausilio del tecnico, una volta assimilati, saranno volti a mantenere mobile il tratto cervicale ed a rinforzare la muscolatura del collo.

  • Rotazioni, lente e controllate, del capo verso destra e verso sinistra,
  • Flesso – estensione del collo ( piegare il capo avanti e indietro),
  • Flessione del capo a destra e sinistra ( porto l’ orecchio il più possibile verso la spalla destra e poi verso la spalla sinistra),
  • Rotazioni del capo per avanti; partendo con la rotazione da destra disegno con il mento una mezza luna fino ad arrivare alla spalla sinistra e ritorno,
  • Appoggiando le mani prima sulla fronte e poi sul capo alla base del collo fare forza contro le mani; questo esercizio serve a rinforzare la muscolatura del collo,
  • Lo stesso esercizio potrà essere fatto appoggiando la mano prima sulla parte destra e sinistra,
  • Un altro esercizio che potete fare è quello di portare il mento più avanti possibile  e poi schiacciarlo più indietro possibile, mobilizzando solamente il capo.

Il consiglio che vi daranno , per eseguire tutti questi movimenti in modo corretto, sarà quello di muovere solo e soltanto il capo, lasciando le spalle e le braccia morbide.

La frequenza di queste terapie varia in base alla cronicità del problema. La prima e la seconda fase andrebbero fatte almeno 2-3 volte a settimana, mentre la rieducazione posturale 1 volta a settimana con il tecnico, ma più volte una volta imparati gli esercizi!

Risposo notturno

La parte più importante della nostra vita è sicuramente la notte, il riposo ci aiuta sotto molti punti di vista; purtroppo molto frequentemente andiamo a vanificare tutto il lavoro fatto con le terapie ma ,soprattutto con la ginnastica posturale, con posizioni notturne errate. Se ci riflettiamo, inconsapevolmente, ci addormentiamo sul divano e per pigrizia altrettante volte continuiamo a dormire per 8 ore, nella stessa posizione errata.

E la mattina ? La mattina  la prima cosa che percepiamo è quel dolore al collo che ci tormenterà per tutto il giorno.

Quindi un’ abitudine fondamentale sarà quella di andare a dormire a letto; sarà inoltre  molto importante utilizzare un cuscino confortevole e possibilmente dedicato, così come dovrebbe essere il materasso.

Fondamentale , per evitare di peggiorare il dolore cervicale, è il cuscino .
Dormire su un dispositivo dedicato potrebbe risolvere, circa il 40 % dei dolori.

Questi due dispositivi, spesso, risolvono circa il 40% dei dolori cervicali, già dalle prime notti di utilizzo.

Spero di averti dato delle informazioni utili, ma 

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Dott.Fabio Marino