Terapia

Fisioterapia per la sciatica

FISIOTERAPIA PER LA SCIATICA

In che modo la fisioterapia ci può essere di aiuto?

Introduciamo l’argomento esaminando in breve l’anatomia della schiena e capendo bene che cos’è la sciatica. O meglio.. la sciatalgia.

La colonna vertebrale  è composta da 33-34 ossa, chiamate vertebre, che si articolano una sull’altra. Procedendo dall’alto in basso, si contano 7 vertebre cervicali, 12 toraciche, 5 lombari, 5 sacrali e 4-5 coccigee. Le vertebre sono mobili una con l’altra, grazie ai dischi intervertebrali.

Colonna vertebrale

L’importanza delle curve 

La colonna vertebrale, vista di lato, presenta quattro curve chiamate rispettivamente: lordosi cervicale, cifosi dorsale, lordosi lombare, cifosi sacrale (la lordosi è una curvatura fisiologica che presenta una concavità posteriore mentre la cifosi è una curvatura a concavità anteriore). La funzione di queste curve fisiologiche è quella di dissipare al meglio le forze compressive.

Alcuni esperimenti di ingegneria hanno dimostrato che se l’uomo avesse una colonna vertebrale diritta, essa sarebbe 17 volte meno robusta ed elastica del normale.

Che cos’è la sciatalgia o sciatica?

La sciatalgia è un’infiammazione del nervo sciatico, le cui radici si trovano nel tratto lombo-sacrale della colonna vertebrale. Il nervo sciatico si fa strada tra vari muscoli, attraversa il bacino e corre lungo la coscia, per poi dividersi in due rami all’altezza del poplite, cioè la parte anatomica che sta dietro al ginocchio.

Insomma, questo nervo è responsabile dell’innervazione di tutta la gamba. Ecco perché, quando infiammato, il dolore è così esteso.

L’infiammazione del nervo sciatico è causata da una compressione delle sue radici, che molto spesso è legata a un conflitto disco-radicolare dovuto a un’ernia del disco (una fuoriuscita del nucleo di un disco intervertebrale che può spingere sulle radici). Non dimentichiamoci però che in età più avanzata l’artrosi può portare alla formazione di osteofiti (escrescenze ossee) proprio in quei canali della colonna vertebrale in cui passano le radici del nervo sciatico; anche in questo caso, quindi, può verificarsi una compressione nervosa.

Quali sono i sintomi della sciatica?

  • Dolore alla schiena;
  • Dolore al gluteo e nella parte posteriore della coscia, che si irradia lungo tutta la gamba fino al piede;
  • Bruciore e formicolio (parestesie);
  • Crampi muscolari e sensazione di cedimento della gamba;
  • Aumento del dolore in alcune posture, per esempio quando si sta a lungo seduti, o quando si tossisce.

Che cosa fare in presenza di questi sintomi?

Il primo step è quello di rivolgersi ad un medico e spiegargli tutti i sintomi presenti. Lui valuterà se prescrivere una risonanza magnetica lombo-sacrale.

Una volta diagnosticata la presenza e la causa di sciatalgia, il trattamento fisioterapico è un tassello fondamentale per il benessere del paziente.

Vediamo ora cosa non deve mai mancare in un percorso di fisioterapia per la sciatica…

L’iter terapeutico include esercizi utili a recuperare la curvatura ideale della colonna vertebrale e prevenire eventuali episodi recidivanti. I programmi riabilitativi includono una gamma di movimenti capaci di aiutare il paziente a correggere la postura, oltre che a rinforzare i muscoli della schiena ed i muscoli addominali e ad aumentare la flessibilità del rachide e del tronco.

Data la natura del disturbo e la complessità dei sintomi, è necessario farsi seguire da un fisioterapista: uno sforzo eccessivo, un movimento scorretto o un difetto posturale prolungato possono peggiorare le condizioni del paziente in maniera sensibile. Solitamente, il lavoro effettuato comprende alcuni esercizi di stretching. Questi tuttavia non possono essere considerati universali, poiché ogni manifestazione dolorosa è a sé stante. La pratica più comune riguarda l’estensione della gamba da seduti, con il secondo arto piegato verso l’interno e la pianta del piede poggiata sulla coscia opposta. Tenendo la schiena dritta, si estende bene la gamba, senza alzare il ginocchio e mantenendo il piede a martello. Un altro movimento utile riguarda il sollevamento delle ginocchia fino al petto aiutandosi con le braccia. In tal modo è possibile ottenere una profonda distensione della regione lombare ed un momentaneo sollievo dai sintomi.

Nel caso di forte infiammazione e dolore da parte del paziente, se prescritte dal medico, anche Laserterapia sulla radice nervosa e Tecarterapia lombare e lungo il decorso del nervo sciatico sono un’aiuto importante. Queste terapie lavorano principalmente sull’infiammazione, inoltre utilizzando la Tecar associata al massaggio manuale possiamo avere anche un effetto decontratturante della muscolatura trattata.

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FISIOTERAPIA PER LA SCHIENA: consigli utili

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Dott. Fabio Marino

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