Fisioterapia per spondiloartrosi. Cosa c’è da sapere…
La fisioterapia per spondiloartrosi ha il compito di ridurre il dolore al movimento dovuto all’alterazione della articolazione.
La fisioterapia per spondiloartrosi è più spesso rivolta alle persone anziane che soffrono maggiormente di patologie degenerative.
Ora presentiamo un argomento che è molto importante nell’ambito della riabilitazione: la fisioterapia per spondiloartrosi. Si occupa della cura delle patologie degenerative dell’articolazione le quali tendono a portare il paziente verso un graduale impedimento nello svolgimento dei movimenti, così come a una condizione di dolore, che a volte può essere importante e invalidante.
Essendo una patologia degenerativa è più spesso associata alla popolazione anziana. Per ovvi motivi che possiamo immaginare, questi tipi di affezioni sono legate alla usura delle componenti articolare e la conseguente modifica della fisiologica forma e posizione dei capi articolari.
Vedremo, in questo contesto, di che cosa si tratta esattamente quando si parla di fisioterapia per spondiloartrosi. Quali sono le caratteristiche della patologia e quali sono le cause e la progressione della patologia.
Infine vedremo cosa si può fare dal punto di vista della riabilitazione; sia per la cura e il contenimento della sintomatologia, sia per la ripresa della mobilità e quindi delle funzioni della vita quotidiana.
La spondiloartrosi infatti è una patologia che può essere estremamente invalidante e influire in modo determinante sulla qualità della vita. Sia sulla possibilità di effettuare attività senza dolore, sia sulla capacità di effettuare movimenti in modo libero.
Addentriamoci dunque nel discorso della fisioterapia per spondiloartrosi e vediamo meglio gli aspetti di cui abbiamo accennato prima.
Che cosa si intende per spondiloartrosi?
Iniziamo a vedere meglio di cosa si parla quando affrontiamo il discorso della fisioterapia per spondiloartrosi. Per farlo dobbiamo dare una definizione precisa di cosa è la spondiloartrosi.
Si tratta di una malattia degenerativa delle articolazioni della schiena, quindi della colonna vertebrale. Essendo una malattia degenerativa è presente in maggiore percentuale nelle persone anziane.
Oltre a una degenerazione del disco articolare, cioè della pozione posta in mezzo alle vertebre, è presente anche un’altra condizione. I capi articolari tra loro scivolano reciprocamente.
Quali sono le condizioni predisponenti la spondiloartrosi?
Nella maggior parte dei casi possiamo trovare alcune condizione che predispongono verso questa patologia.
- Difetti delle faccette articolari
- Lavori usuranti
Per quanto riguarda i difetti delle faccette articolari, queste sono situazioni che favoriscono lo scivolamento delle vertebre una sull’altra, anche se in alcuni casi non sono presenti e la causa va ricercata in altro ambito.
Fare un lavoro faticoso che mette in sovraccarico la colonna per molte ore al giorno è un’aggravante per l’insorgenza della spondiloartrosi.
Come si manifesta la sintomatologia?
La sintomatologia si localizza principalmente nella zona dove è presente la spondiloartrosi. Qui avremo tutti i segni relativi alla infiammazione, la quale si accentua in modo evidente durante l’esecuzione di movimenti provocativi e impone una postura antalgica di evitamento.
Il paziente infatti si atteggia in una posizione dove il dolore sia il più contenuto possibile e mette in atto dei compensi a tutti i livelli pur di evitare la condizione di dolore che si manifesterebbe con la sollecitazione della parte interessata.
Se a livello della zona interessata è presente anche un’erniazione oppure una protrusione discale, il dolore può irradiarsi, come si dice in termine tecnico.
L’irradiazione del dolore dobbiamo proprio immaginarla come la intendiamo per la luce solare. Dalla fonte luminosa partono dei raggi che irradiano la luce nell’ambiente. Nello stesso modo il dolore si espande dalla zona da cui ha origine seguendo poi delle precise vie che sono quelle della innervazione che è sollecitata.
Ogni movimento che sollecita la porzione articolare provoca dolore.
Dove si localizza?
La fisioterapia per spondiloartrosi può concentrarsi su diversi distretti. Infatti questa patologia si può manifestare in diverso zone della colonna.
- Cervicale
- Dorsale o toracica
- Lombare
Quali sono le conseguenze funzionali delle spondiloartrosi?
Abbiamo visto che la fisioterapia per spondiloartrosi si concentra maggiormente sulle persone anziane, per tutte le ragioni di cui abbiamo parlato precedentemente.
Quali conseguenze porta questa degenerazione articolare?
- Rigidità articolare
- Dolore
- Infiammazione
- Compensi posturali
- Conseguenza: limitazione della qualità della vita quotidiana
La RIGIDITÀ ARTICOLARE è dovuta alla degenerazione delle componenti proprie dell’articolazione.
Se ci immaginiamo una qualsiasi articolazione possiamo paragonarla a uno snodo tra due parti meccaniche. Queste hanno una posizione reciproca e in mezzo ad esse è presente un lubrificante e un ammortizzatore che sempre vengono rinnovati e calibrati.
Nella condizione patologica della spondiloartrosi, la parti meccaniche non sono più nella loro posizione “come da progetto”, ma si sono spostate e si sono avvicinate tra loro. Anche il lubrificante presente tra i componenti meccanici è vecchio e ha perso in parte le sue qualità di scivolamento. La parte ammortizzatrice è diventata meno elastica.
Per il corpo succede in parte la stessa cosa. Il segnale che c’è qualcosa che non va è dato dal DOLORE e dalla RIGIDITÀ ARTICOLARE.
Là dove è presente il dolore c’è sempre una componente infiammatoria. La zona interessata può essere rossa, più calda e leggermente gonfia. Se si tocca in modo diretto si può accentuare la sintomatologia.
Quindi ci troviamo nella condizione di avere una parte del corpo, più o meno vasta, che impone una certa mobilità alla colonna in generale. La conseguenza è che il paziente pone in essere delle posture e dei movimenti di COMPENSO con il preciso obiettivo di evitare il dolo il più possibile.
A volte non è possibile stare in piedi in una posizione corretta e funzionale.
Anche le attività della vita quotidiana ne risentono in modo diretto e tendono a ridursi sempre di più. In alcuni casi sono limitate al punto tale che è necessario richiedere aiuto anche per lo svolgimento delle attività più semplici.
Fisioterapia per spondiloartrosi:
Cosa si può fare!
Però ci sono anche delle possibilità che la fisioterapia per spondiloartrosi può mettere in campo per limitare la sintomatologia e ripristinare una qualità del movimento maggiore, così da favorire le normali attività della vita e aumentarne la qualità.
Queste possibilità di intervento vanno comunque sempre presentate al medico curate. Questi è in grado di aiutare il paziente dal punto di vista farmacologico ed eventualmente di suggerire percorsi diagnostici e terapeutici migliori o di approfondimento.
Va detto infatti che se il dolore e la funzionalità non dovesse trarre giovamento dalle terapie conservative, il medico e il paziente possono prendere in considerazione come ultima alternativa un approccio chirurgico.
Adesso però vediamo quali sono gli strumenti che la riabilitazione ha a disposizione per la cura e la limitazione delle conseguenze di questa patologia.
La terapia manuale
La fisioterapia per spondiloartrosi si avvale di svariate tecniche manuali con la finalità di ridurre il dolore e aumentare la mobilità reciproca delle articolazioni della colonna che sono interessate.
Le tecniche che possono essere utilizzate sono svariate. Da quelle che hanno una manualità energica ad altre molto delicate. Ogni terapista, in base alla situazione clinica del paziente e alla valutazione fatta in sede di osservazione, adotta le tecniche operative che ritiene maggiormente funzionali per migliorare la condizione del paziente.
Nel caso specifico della riabilitazione di un paziente affetto da spondiloartrosi, si tendono ad utilizzare delle manovre maggiormente delicate che lavorano sull’articolazione in modo indiretto.
Questo significa che si utilizzano delle forze messe in atto dal paziente oppure delle fasi respiratorie per incrementare la mobilità articolare.
Ci sono anche delle altre tecniche che si avvalgono della componente delle fasce per poter raggiungere una maggiore elasticità e possibilità di movimento del segmento limitato.
Vanno eseguite da personale che ha una specifica preparazione e vanno sempre personalizzate sul paziente.
Gli esercizi
Un’altra modalità operativa propria della fisioterapia per spondiloartrosi è l’indicazione di esercizi.
In alcuni casi è importante impostare una batteria di esercizi di ginnastica in palestra che poi deve essere proseguita a domicilio con regolarità e nel modo indicato dal tecnico.
Si possono riconoscere alcune categorie di esercizi
Senza entrare nello specifico di ciascuna delle tecniche, queste vengono utilizzate in modo versatile e abbinate alle principali caratteristiche e potenzialità del paziente.
Ci può essere una condizione dolorosa particolarmente importante.
Il paziente ha una postura costretta in una posizione di flessione del tronco e magari cammina con l’aiuto di un bastone o di una stampella. Riesce a fare pochi passi dopo i quali ha la necessità di fermarsi e riposare.
Già il fatto di venire in studio o in palestra è per lui un impegno gravoso.
In un caso come questo la proposta di una ginnastica potrebbe vertere maggiormente su delicati esercizi di stretching e di auto mobilizzazione cauta in posizione antalgica o in decubito, senza considerare esercizi di potenziamento o propriocettivi.
Questi sarebbero probabilmente fonte di incremento del dolore senza avere un risultato efficace sulla condizione del paziente.
Nel caso in cui la persona dovesse presentarsi alla osservazione con una rigidità articolare non particolarmente dolorosa, un atteggiamento posturale in compenso, ma correggibile, con una insufficienza muscolare di una parte del corpo, che se recluta migliora la condizione posturale e sintomatica…
In questo paziente, per quanto riguarda la ginnastica, si privilegeranno esercizi di rinforzo e propriocettiva.
Un piccolo inciso…
Ora stiamo affrontando ogni discorso in modo separato per fare meglio capre alcuni concetti e modalità d’intervento della fisioterapia per spondiloartrosi.
Risulta evidente come il programma terapeutico non possa avvalersi di una sola tecnica o modalità e che vada commisurato e programmato sul paziente con tutti gli strumenti a disposizione che per il singolo caso siano maggiormente efficaci.
Rieducazione posturale
La rieducazione posturale è una tecnica di ripristino della migliore postura possibile attraverso degli esercizi fatti dal paziente e guidati da terapista.
Ci sono diversi approcci. Ognuno possiede delle peculiarità specifiche.
L’obiettivo però rimane lo stesso.
Si tratta di metodiche che per lo più utilizzano la respirazione come veicolo principale per la riprogrammazione delle sequenze di reclutamento muscolare. Sia in fase statica che in modo dinamico.
Le richieste da pare del terapista sono molto specifiche e variano a seconda della condizione del paziente e della possibilità di potere proporre una terapia che è abbastanza faticosa.
Il taping neuromuscolare
Si tratta di una tecnica non invasiva che adotta l’utilizzo di particolari cerotti non transdermici al fine di ridurre il dolore e rilassare la pare trattata.
Quindi sono cerotti che al loro interno non hanno dei principi attivi. Non rilasciano dei farmaci. Come funzionano allora?
Il meccanismo del loro funzionamento e la loro efficacia sono in relazione alla modalità di applicazione. Questa deve essere eseguita da personale formato in modo specifico.
La finalità e quella di indurre un effetto decompressivo sui muscoli particolarmente implicati nel processo doloroso o di compenso posturale; e viene fatto attraverso la formazione di lievi sollevamenti del cerotto stimolati dai normali movimenti del corpo.
È un po’ come portarsi il terapista a casa al termine del trattamento individuale.
L’effetto del cerotto ha una durata di circa 4-6 giorni dopo di che l’applicazione va rifatta. Non ci sono controindicazioni particolari e può essere applicato in pazienti di tutte le età.
La massoterapia
Certo è che la spondiloartrosi è una condizione articolare, ma la parte di sostegno muscolare è sempre implicata in modo più o meno importante.
La porzione muscolare infatti ha il compito di mantenere la posizione, di evitare il dolore in modo migliore possibile, di mantenere il paziente in piedi e fargli eseguire tutte le attività della vita.
Spesso tutte queste cose sono eseguite in modo compensativo con una richiesta muscolare molto superiore rispetto a una condizione fisiologica.
Il rilassamento dei muscoli attraverso un massaggio adeguato offre un sollievo immediato e a volte estremamente duraturo.
La massoterapia nella fisioterapia per spondiloartrosi
Si possono proporre delle manovre delicate sulla porzione superficiali fino a dei massaggi trasversi profondi sulla muscolatura di sostegno.
Ogni terapista valuterà la tecnica migliore in base alla persona.
I pompages
Si tratta di una tecnica particolare di stiramento delle porzioni fasciali, muscolari e articolari.
Viene fatta dal terapista che ha seguito un corso specifico per la loro applicazione. Sono tecniche delicate, ma molto efficaci. L’obiettivo è di creare una condizione di decoattazione delle porzioni articolari con lo stiramento dei tessuti molli di supporto.
Si tratta di una tecnica estremamente versatile e adattabile a ogni condizione patologica. Nel caso della fisioterapia per spondiloartrosi è uno strumento il cui utilizzo può sensibilmente migliorare la sintomatologia e la condizione del paziente.
La terapia fisica
Uno strumento in mano alla fisioterapia per spondiloartrosi è l’uso della terapia erogata da macchinari specifici.
Spesso a livello articolare la compromissione delle componenti presenti è tale da rendere necessario un intervento terapeutico con macchinari elettroterapici.
La terapia fisica è l’adozione di mezzi energetici esterni allo scopo di provocare una risposta biologica nei tessuti che vengono individuati.
Nel caso della spondiloartrosi, e di tutte le patologie artrosiche degenerative, ha effetti
- Antinfiammatori
- Antiedemigeni
- Riduzione del dolore
Esistono terapie indicate per affrontare i casi di spondiloartrosi particolarmente difficili e dolorosi.
La tecarterapia offre una possibilità estremamente efficace.
Si tratta della erogazione di una differenza di potenziale elettrico in grado di generare calore interno, attraverso la possibilità di essere impostata sia in modalità capacitiva che resistiva. Si adatta bene sia alle problematiche di tipo articolare che muscolare.
È quindi una termoterapia endogena. Si tratta cioè di un dispositivo capace di produrre un aumento di calore a partire dall’interno del corpo.
Il funzionamento della tecarterapia si basa sul principio del condensatore e tramite una differenza di potenziale erogata, stimola processi di guarigione nei tessuti individuati, attraverso la mobilizzazione interna degli elettroliti presenti. Per maggiori informazioni sulla tecar comunque vi rimando a un articolo dove abbiamo affrontato il discorso in modo molto più esauriente.
Altre terapie di possibile utilizzo sono
- Laserterapia
- Magnetoterapia
- TENS
- Ultrasuoni
In maniera differente e con modalità specifiche, ogni terapia può risultare utile per alleviare il dolore e migliorare lo stato infiammatorio. Il terapista che si occupa di fisioterapia per spondiloartrosi e il medio referente individuano le terapie più adatte in base al paziente.
La fisioterapia in acqua
Nell’ambito della fisioterapia per spondiloartrosi una metodica che ha sicuramente delle potenzialità importanti è la terapia in acqua.
I vantaggi offerti da questo tipo di condotta terapeutica sono molteplici.
- Ginnastica praticata in assenza di gravità: quindi adatta alle condizioni di dolore anche importante dove la sollecitazione in compressione può risultare un’aggravante della situazione
- Adattabilità a tutti i paziente e a tutte le condizioni di età e di prestazione fisica.
- Possibilità di coinvolgere nel gesto terapeutico tutti i muscoli del corpo necessari alla stabilità e al potenziamento in relazione con la condizione sintomatica.
- Avere un indiretto effetto antinfiammatorio dovuto alla temperatura dell’acqua, così come un effetto rilassante sulla muscolatura sempre in tensione.
- La possibilità di fare una ginnastica in gruppo e incontrare delle persone con cui condividere il tempo e le problematiche.
È una proposta terapeutica che può venire fatta anche alle persone che hanno seri problemi di dolore e mobilità dovuti alla condizione patologica e, nei centri attrezzati, ci sono delle rampe e scalini adatti. Nelle condizioni che necessitano di maggiore aiuto si trovano dei sistemi di seduta che accompagnano il paziente in acqua in modo del tutto automatico.
Come abbiamo avuto modo di vedere, le possibilità operative della fisioterapia per spondiloartrosi sono molte. Fatevi indicare dal vostro terapista quale approccio possa essere migliore per il vostro caso.
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