Categorie: Terapia

FUNZIONA LA TECAR SU FIBROSI? – Fabio Marino

Cos’è la tecar? Come funziona la tecar?  Può essere utile la tecar per contratture o su fibrosi? (tessuti fibrotici). In questo articolo la risposta

Cos’è la Tecar Terapia?

Tecar Terapia su paziente con problematiche infiammatorie alla spalla, fibrosi, contratture

La Tecar è un macchinario di ultima generazione nel settore della riabilitazione che è utilizzata per il trattamento di una vasta gamma di patologie muscolo-tendinee. In  particolare questo trattamento è utilizzato con frequenza negli sportivi, soggetti più predisposti verso la formazione di  contratture muscolari. Inoltre chi fa sforzi frequenti, in particolare sul posto di lavoro, è soggetto a diverse patologie muscolo-tendinee.

La Tecar presenta tre componenti fondamentali:

-Il Core che eroga corrente elettrica e determina la formazione di un campo magnetico

-Una piastra mobile che il fisioterapista applica attivamente sulla zona dolente

-Una piastra fissa dal lato opposto alla zona da trattare

Il meccanismo di funzionamento è principalmente sul micro-circolo ovvero la piccola circolazione come

  • capillari
  • venule
  • arteriole

In particolare il calore endogeno (intracellulare) ed esogeno (extracellulare) determinano:

  1. Un aumento del consumo di ossigeno sulle cellule più superficiali
  2. Un aumento del metabolismo cellulare e consumo di ATP

Le cellule dei tessuti hanno un funzionamento simile alle pile. Dunque con un determinato potenziale d’azione, grazie al quale si hanno reazioni microscopiche di natura chimica, si ha l’attivazione della cellula ottenendo uno specifico effetto tissutale.

In sostanza la Tecar aumenta il potenziale d’azione delle cellule che, in seguito ad un evento infiammatorio, lesivo, fibrotico o traumatico non lavorano più in maniera ottimale; questo naturalmente grazie ad alcune caratteristiche che il macchinario stesso presenta:

  • Effetto Condensatore sul corpo umano
  • Iperemia o aumento del flusso sanguigno locale, chiaramente utile nelle fibrosi e contratture
  • Generazione di un campo magnetico (0,5-1,2 mhz) per la modifica nel potenziale d’azione cellulare
  • Variabilità di utilizzo con le due modalità che approfondiremo, la resistiva e la capacitiva
  • Vasodilatazione ed Endotermia

Come funziona la Tecar?

La tecar utilizza principalmente due modalità di utilizzo all’interno dello stesso apparecchio:

  1. Modalità Resistiva
  2. Modalità Capacitiva

Nella Modalità Resistiva si agisce, sfruttando l’effetto Joule, riscaldando quei tessuti disidratati con una resistenza elettrica più elevata.  Dunque entrano a  far parte di questa categoria i tendini, legamenti, pelle, grasso e ossa. Vale a dire che questi tessuti andranno a riscaldarsi di più rispetto agli altri, andando quindi ad agire direttamente su problemi mirati come :

  • Fibrosi
  • Tendinite e Tenosinovite
  • Disturbi ossei
  • Gonartrosi, Rizoartrosi
  • Epicondilite
  • Condropatia rotulea
  • Esiti di frattura
  • Tessuti Disidratati

Non solo, in pazienti con muscoli particolarmente sviluppati, come gli atleti, il trattamento di punti particolarmente profondi diventa più semplice con questa modalità.

La modalità Resistiva è quindi il trattamento maggiormente utilizzato dai fisioterapisti nelle contratture e fibrosi. Invece nella modalità Capacitiva si vanno a trattare i tessuti idratati, i più diffusi nel corpo umano ed è per questo la modalità più utilizzata. Inoltre il campo di azione è superficiale per tessuti meno profondi (c.a. 10 cm) rispetto al resistivo.

Chiaramente cambiano anche le motivazioni per cui viene utilizzata, ovvero:

  • Borsiti
  • Dolori muscolari superficiali
  • Distorsione della caviglia
  • Fascite plantare
  • Artrosi
  • Lombalgia
  • Cervicalgia
  • Dorsalgia

Trattamento Tecar Fibrosi

Nel video qui sotto chiariamo come lavora con la tecar sui tessuti fibrotizzati e idratati. Inoltre capirai come trattare diversamente un tessuto resistente rispetto ad uno non resistente. Per resistente intendiamo un tessuto poco idratato.

Ti spiego quali sono le discriminanti principali che, dovrebbero, sempre guidare un fisioterapista, nella scelta delle differenti modalità operative.

Naturalmente il fulcro della terapia su un tessuto in fibrosi, prevede la modalità Resistiva, perchè va più in profondità ed è la più indicata vista la disidratazione del tessuto. Ciò nonostante l’approccio della Tecar può essere COMBINATO tra le due modalità ed in particolare:

  1. Una prima fase in Capacitivo a bassa potenza per preparare i tessuti superficiali al trattamento
  2. Una seconda fase in Resistivo con mobilizzazioni per agire sui tessuti profondi, in particolare nelle Fibrosi
  3. Dunque un’ultima fase in Capacitivo per abbassare la temperatura locale evitando l’effetto Rebound

Il video qui sotto vale più di mille parole.

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Dott. Fabio Marino

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