Esploriamo l’importanza critica della comprensione numerica nella gestione aziendale
Durante le mie consulenze private, mi vengono spesso fatte molte affermazioni unilaterali.
In questo articolo, mi riferisco principalmente alle seguenti: “Fabio, non riesco a capire quanto sto guadagnando”, o “Fabio, arriva la fine del mese e nonostante abbia fatturato molto, non ho mai soldi”, oppure ancora “Fabio, non so se comprare un nuovo attrezzo, non so se possa essere un buon investimento”, o ancora affermazioni del tipo “secondo me stiamo andando bene”, leggendo le situazioni in modo emotivo anziché numerico.
La domanda successiva che mi viene posta spesso è: “Cosa dovrei fare secondo te?”
La mia risposta è quasi sempre la stessa: impara a leggere il bilancio della tua azienda.
Mi dispiace dover dire questa brutta verità, ma non ci sono alternative. Sono consapevole che se una persona amasse i numeri, non avrebbe scelto un percorso professionale legato alla salute e al benessere come fare il personal trainer, essere titolare di una palestra, fisioterapista, osteopata o altre figure del settore.
Probabilmente avrebbe scelto di studiare ingegneria, matematica o discipline come l’economia.
Un’azienda si gestisce attraverso i numeri
Purtroppo, se un titolare di un’azienda vuole davvero prendere le redini della propria attività, sapere in che punto si trova oggi per capire in quale direzione di investimento andare o non andare domani, è necessario imparare al più presto a leggere un bilancio, conoscere i numeri della propria azienda e strutturare un sistema di controllo numerico.
In questo modo, si supera la trappola mentale di leggere le situazioni in base a una percezione emotiva. Tradotto significa sviluppare un metodo di controllo e gestione aziendale oggettivo, non soggettivo, basato su percezioni influenzate dallo stato emotivo quotidiano o periodico.
Il falso mito
Solitamente, a questo punto della conversazione, arriva la risposta comune: “a questi aspetti ci pensa
il commercialista!”. Niente di più sbagliato. Il commercialista non è un consulente d’azienda, è un contabile, ovvero ha il dovere professionale di redigere bilanci aziendali e stati patrimoniali, solitamente con una frequenza annuale. Premesso che ci sono commercialisti più illuminati che forniscono informazioni sull’andamento economico e patrimoniale anche più volte all’anno, il loro compito non è
definire per l’imprenditore strategie di investimento o disinvestimento conoscendo il settore di
riferimento. Il loro compito è “categorizzare” i numeri in un conto economico e uno stato patrimoniale
da presentare per la sottoscrizione di autenticità e consegna alle autorità competenti.
La strada da percorrere
Per tutti i professionisti e gli imprenditori che vogliono avere successo, anche nel campo del benessere, è necessario imparare a leggere un bilancio, confrontarlo negli anni e definire con largo anticipo se vi sono i presupposti per effettuare un piano di sviluppo a breve, medio e lungo termine, identificando come allocare le proprie risorse economiche aziendali.
Identificare la bontà di un investimento, decidere se smantellare un’area dell’azienda che non sta portando profitti soddisfacenti o capire se vi sono i presupposti per aumentare i prezzi, ad esempio studiando l’elasticità della propria domanda, sono tutti interrogativi ai quali solo il titolare ha il dovere di rispondere.
Conoscere i numeri della propria azienda e identificare le azioni strategiche da intraprendere (che possono essere di sviluppo o di correzione dell’andamento) consentono all’imprenditore di aumentare il proprio effetto leva, ovvero la capacità di adottare azioni che determinano un grande cambiamento per la propria azienda in poco tempo. Faccio un rapido esempio: un professionista che non sa leggere il bilancio e non ha competenze economiche potrebbe pensare che per aumentare i propri guadagni, dovrebbe lavorare di più.
Un imprenditore, invece, che gioca con i numeri, potrebbe individuare aree del proprio business inefficienti o caratterizzate da bassi margini operativi, che necessitano di una correzione in termini di riduzione dei costi o possibilità di aumento dei prezzi. Con questa “semplice” decisione studiata da una scrivania, l’imprenditore vedrà gradualmente cambiare la situazione economica e patrimoniale della propria azienda nel corso dell’anno successivo, senza dover dedicare tutto il proprio tempo libero a cercare di aumentare il fatturato. Questo è ciò che io chiamo effetto leva dell’imprenditore, ovvero piccole
azioni per grandi cambiamenti.
Conclusioni
Questo risultato è raggiungibile solo se tutti i professionisti e gli imprenditori nel settore del benessere che disprezzano i numeri ridimensionano le loro priorità e decidono di dedicarsi un po’ meno agli aspetti tecnici per acquisire nuove competenze economiche, amministrative e finanziarie. Conoscere i numeri è
di fondamentale importanza per le aziende moderne, perché la concorrenza è agguerrita e non si
può pensare di migliorare la propria azienda solo dal punto di vista quantitativo. Una volta raggiunto
il livello in cui ci troviamo oggi, è necessario uscire dalla propria zona di confort per acquisire competenze in grado di migliorare anche l’aspetto qualitativo della propria azienda.
Questo rappresenta la chiave del successo per tutti gli imprenditori che, come me, hanno l’ambizione non solo di far prosperare il loro primo centro, ma di aprirne altri su scala più ampia.
Sulla base di una percezione, questa crescita non sarebbe possibile. Al contrario, basando i propri ragionamenti su numeri attuali e prospettici, il sogno può diventare realtà.
Fabio Marino
Founder Centri Kinesis Sport e Kinesis Sport franchising.
Imprenditore e coach di professionisti e Centri Fitness-PT.
Laureato in Economia della Start-up con master in amministrazione, gestione e finanza aziendale. Laureato in Scienze motorie con master in posturologia. Ex terapista e preparatore atletico di sportivi
professionisti.
Autore dei libri:
-“IL VIAGGIO: DA PROFESSIONISTA AD IMPRENDITORE IL SUCCESSO SI PIANIFICA ALLA SCRIVANIA”.
-“MAGIC PILLS”: PERLE D’IMPRENDITORIA SANITARIA“
-“LA GUIDA DI IMPRENDITORIA SANITARIA“
Per consulenze personalizzate scrivere a: segreteria@kinesisport.com
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