isocinetica per la riabilitazione fisioterapica

Isocinetica: l’èlite della fisioterapia

di | Aprile 13, 2021

Isocinetica: nella foto possiamo vedere l’esempio in cui l’isocinetica viene utilizzata per testare un ginocchio post distorsione

UN MACCHINARIO CHE, DATO GLI ELEVATI COSTI, SOLO UNA STRETTA ÈLITE PUÒ PERMETTERSI. TRA QUESTE, LE SQUADRE DI CALCIO PROFESSIONISTICO E POCHI CENTRI DI FISIOTERAPIA

Tra gli strumenti che mi rendono orgoglio del mio Centro di fisioterapia di Bellusco c’è sicuramente la macchina ISOCINETICA AMERICANA CIBEX NORM. Utile per TESTARE E RIABILITARE arti superiori, inferiori e tronco.  

Ma cos’è l’isocinetica e come può essere utile in fisioterapia?

L’esercizio isocinetico è un movimento che avviene a velocità costante in cui la resistenza generata si adatta alla forza esercitata dal paziente.  In questo modo viene ad essere garantita la massima forza muscolare per tutta la durata dell’esercizio, e in ogni grado di articolarità.

L’esecuzione permette quindi CONTRAZIONI MUSCOLARI MASSIMALI durante l’intero arco di movimento a velocità costante. Il carico,che è massimale applicato in ogni punto dell’esercizio, viene registrato dal sistema informatico accoppiato, elaborato in forma grafica e valutato dal fisioterapista per le considerazioni cliniche.

In questo modo il macchinario fornisce al fisioterapista una serie di informazioni difficilmente ottenibili in altro modo o con il solo giudizio clinico del professionista.

Perchè l’isocinetica è così importante in un percorso riabilitativo?

Perché permette di effettuare:

  1. TEST valutando il livello di forza, di lavoro e di potenza muscolare.
  2. Successivamente, sulla base del test, permette di ottimizzare un PROTOCOLLO DI ALLENAMENTO estremamente personalizzato.

Testare i livelli di forza dei muscoli significa anche identificare una eventuale stabilità o instabilità articolare. I test possono essere ripetuti e confrontati durante le varie fasi del percorso riabilitativo in quanto la macchina fornisce grafici e dati oggettivi, che non sono modificabili dal terapista.

L’ISOCINETICA FORNISCE DATI OGGETTIVI (NON SOGGETTIVI) SU:

  • Indice di stabilità articolare.
  • Livelli e rapporti di forza/lavoro/potenza tra i muscoli che stabilizzano un’articolazione.
  • Indice di coordinazione globale e segmentaria dei muscoli.
  • E l‘indice di fatica ovvero quanto rapidamente sta decrementando la forza durante il movimento

PER PROFESSIONISTI:

SE VUOI VEDERE L’ANALISI DI UN GRAFICO ISOCINETICO PER LA RIABILITAZIONE DI UN GINOCCHIO CLICCA QUI

Sulla base dei risultati ottenuti è possibile definire:

  • Obiettivi a breve – medio – lungo termine,
  • E consente di allenare la muscolatura con tipologie di contrazione che ne accelerano la riabilitazione.

Ora vediamo a quali tipologie di contrazione mi riferisco.

MODALITÀ OPERATIVE  DELL’ ISOCINETICA E TIPOLOGIE DI CONTRAZIONE
  • Modalità isocinetica: per rafforzare la muscolatura e favorire il recupero della funzionalità con il massimo dell’efficienza e il minimo rischio di recidive.
  • Eccentrica pura: ad oggi rappresenta la miglior forma di contrazione per recuperare da tendiniti croniche. Permette inoltre di recuperare rapidamente la forza muscolare senza perdere l’elasticità.
  • Passiva: per incrementare la mobilità articolare dopo intervento chirurgico.
  • Isometrica: per stabilizzare l’articolazione e consentire allenamenti di forza in angoli specifici.
  • Isotonica: per completare il recupero funzionale.

APPROFONDIMENTI:

Esempio di macchinario usato in fisioterapia nel mio Centro Kinesis Sport di Bellusco.

USA IL PASSIVO PER:

  • Recuperare la mobilità articolare.
  • Recuperare forza in soggetti che non riescono a spingere a sufficienza per sollevare il peso dell’arto stesso.
  • Stimolare una corretta organizzazione delle fibre muscolari dopo strappo o stiramento.
  • Drenare un’articolazione gonfia.

L’ECCENTRICO PER:

  • Incrementare la forza mantenendo l’elasticità muscolare.
  • Infiammazioni da sovraccarico dei tendini o eccessiva rigidità muscolare.
  • Alterare il metabolismo cellulare delle miofibrille in cronico.

IL CONCENTRICO PER:

  • Per recuperare velocemente tono e forza in tutto l’arco di movimento preso in considerazione. NON SOLO IN ALCUNI ANGOLI DI MOVIMENTO COME INVECE FANNO GLI ATTREZZI TIPICI DA PALESTRA.

L’ISOMETRICO PER:

  • Per migliorare la forza ad un angolo specifico.
  • Nell’ immediato post operatorio.

TEST ED ESERCIZI PER:

  • Caviglia
  • Ginocchio
  • Anca
  • Spalla
  • Gomito
  • Polso

Referti personalizzati con illustrazione grafica, numerica e comparazione dei dati ottenuti a distanza di tempo.

(NB: Sul mercato esistono diversi macchinari e non tutti permettono di testare tutte le articolazioni. Fondamentalmente dipende da quanto è stato speso, in termini economici, per comprare la macchina).

CONCLUSIONI

L’impiego del test come spiegato in precedenza  permette una perfetta quantificazione del deficit muscolare e permette di  programmare al meglio il percorso riabilitativo. Il suo fornire dati oggetti consente inoltre di evidenziare danni ormai stabilizzati che devono essere documentati nelle appropriate sedi cliniche, assicurative e legali.

L’impiego di questo macchinario, nella prassi quotidiana, permette di adattare ogni singola seduta alle modificate condizioni del soggetto rispetto l’ultima seduta effettuata. Si comprende in questo modo come questo complesso strumento possa essere utilizzato sia nella prevenzione di infortuni, che nella riabilitazione post intervento chirurgico.

Naturalmente una buona riabilitazione passa dall’affidarsi a mani esperte di un terapista con esperienza, competente e preparato, che sà perfettamente dove portare il paziente.

Spero di essere stato abbastanza chiaro. Mi rendo conto che l’argomento è molto complesso e non può essere trattato in modo approfondito in un singolo articolo. Per questo motivo, nel blog, puoi trovare molto altro materiale, da video ad articoli. Che tu sia un professionista, o un paziente, leggendo tutto o guardando i video potrai farti una idea ben chiara sull’argomento.

E comunque, se ancora non sarà sufficiente e vorrai ricevere più dettagli sull’isocinetica da utilizzare in fisioterapia,  scrivimi cliccando QUI

Dott. Fabio Marino