la tecarterapia funziona davvero

La tecarterapia funziona davvero?

di | Aprile 13, 2021

La tecarterapia è un elettromedicale e una metodica, amata e odiata allo stesso tempo, ma sempre più diffusa ed utilizzata dai fisioterapisti e richiesta dai pazienti. Ma funziona davvero?

Il macchinario tecar può essere paragonato a una macchina di formula 1: la macchina è sempre potente e funzionale, tutte sono simili e potrebbero vincere una gara. Si vince o si perde a seconda della strategia che il fisioterapista (squadra di meccanici) decide di mettere in atto in quella specifica situazione.

Strategie operative diverse = risultati ed effetti diversi a parità di macchinario tecar.

Il principio della tecarterapia è quello di accelerare la capacità di recupero del corpo, spostando particelle ioniche all’interno della cellula in disfunzione (malata). Attiva quindi i naturali processi antinfiammatori e riparativi dopo un trauma, uno sforzo fisico, un intervento chirurgico. Può combattere anche lo stress, l’invecchiamento, i disturbi del sonno.

Questi sono tutti gli effetti descritti dal principale produttore di questo tipo di diatermia sul suo sito internet, e noi, cercando di andare oltre al marketing ma basandoci più sugli aspetti scientifici, proveremo a capire come e se la tecarterapia funziona.

Cosa dicono gli studi sulla tecar?

Tutti i discorsi teorici sul suo funzionamento sono però inutili senza evidenze scientifiche sull’efficacia. Le evidenze scientifiche seguono una piramide: si passa dalle meta-analisi e revisioni sistematiche come massima forma di evidenza scientifica fino all’opinione degli esperti, che rappresentano solamente opinioni deboli, che dovrebbero essere prese in considerazione solamente in assenza di altre evidenze.

Partiamo dalle migliori evidenze: sulla tecar non è stata pubblicata nessuna meta-analisi o revisione sistematica. Questo non deve stupirci poiché per pubblicare questo tipo di pubblicazione devono esserci degli studi clinici su cui basarsi, arrivare a delle conclusioni e pesarne gli effetti.

Bene, in ben 25 anni di utilizzo della Tecarterapia in Italia sono stati effettuati ben zero studi clinici randomizzati.

Come funziona la tecarterapia?

Esistono due modalità in cui funziona la tecar. Esse sono:

  • Modalità capacitiva: il focus dell’azione è più superficiale e agisce principalmente sui tessuti ricchi di acqua.
  • Modalità resisteva: agisce principalmente sui tessuti disidratati e profondi del corpo umano.

Il corpo non è un conduttore omogeneo di corrente. Alcune strutture, quelle idratate (come i muscoli sani), conducono bene mentre altre conducono male l’elettricità (le particelle ioniche). Le cellule sono di fatto delle batterie, ovvero accumulano al loro interno un certo quantitativo di particelle elettriche. Quando una cellula perde parte di queste cariche, la cellula stessa inizia a funzionare male.

La tecarterapia funziona come un condensatore. La frequenza utilizzata dalla tecar è di circa 0.5MHz. Ovvero ha la funzione di richiamare particelle elettriche, accumulandole nei tessuti interposti tra il manipolo e la piastra della tecar. Queste particelle ioniche che la tecar ha richiamato rimbalzano da una parte o all’altra tra la piastra e il manipolo, fino ad essere in parte assorbite dalle cellule malate che potranno così, gradualmente, tornare a funzionare correttamente.

Ogni cellula è caratterizzata da una determinata carica elettrica che deve mantenere nel tempo per continuare a funzionare bene.  La velocità con quale la tecar potrà rigenerare elettricamente una cellula malata dipende da alcuni fattori come:

  • L’età del soggetto, in termini di vivacità del metabolismo.
  • Il tipo di tessuto attraversato. quanto è idratato e quindi quanto facilita il passaggio di ioni.
  • La strategia operativa che ha deciso di mettere in atto il fisioterapista durante il funzionamento della tecar.

Se isoliamo o meno una piastra ovviamente la differenza di potenziale sarà differente e la corrente indotta quindi diversa, tuttavia passerà sempre negli stessi punti. Oltre all’effetto termico della tecar sarebbero poi teorizzati altri effetti non termici che porterebbero ad una accelerazione della riparazione tissutale ed un effetto antiedemigeno.

Conclusioni

La tecarterapia ha una diffusione quasi prevalentemente in Italia e Spagna, all’estero, in molto paesi è ancora del tutto sconosciuta.

Gli studi scientifici sull’efficacia della tecar sull’uomo nelle patologie muscolo-scheletriche sono pochissimi, non pubblicati in riviste di rilievo e quasi solo di autori italiani. Studi che ci possano permettere di dire se funziona davvero sopra ogni ragionevole dubbio, ad oggi, non ce ne sono.

Di certo il ragionamento che sta dietro al funzionamento della tecar non fa una piega. Un ragionamento logico che si basa su principi corretti di fisiologia. Sono poi i nostri pazienti a dirci se stanno migliorando durante un percorso basato sulla tecarterapia, e se migliorano, con quale velocità si verificano i progressi. Personalmente in tutti i miei Centri Kinesis Sport c’è la presenza di almeno una tecar (in alcuni Centri addirittura due macchinari).

A mio avviso la tecarterapia è una metodica che dovrebbe ottenere più evidenza scientifica, ci vorrebbero più studi affinché provino la veridicità del suo principio fisico e non come si pensa ad un effetto placebo.

Se vuoi ricevere altri dettagli sulla tecarterapia, o per prenotare una valutazione con un fisioterapista in uno dei Centri Kinesis Sport scrivimi cliccando QUI.

Dott. Fabio Marino

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