L’osteopatia nel post parto può essere molto d’aiuto visto che il parto è un momento particolarmente delicato: non sempre tutto si verifica come da manuale e allora spesso si ricorre a degli “aiuti” per facilitare l’espulsione. Tra questi troviamo la somministrazione dell’epidurale o dell’ossitocina, l’utilizzo di forcipe o ventosa, l’episiotomia, il taglio cesareo. Talvolta sono tecniche inevitabili, che però lasciano delle ripercussioni disfunzionali sulla mamma o sul neonato. In questi casi è molto consigliato il consulto di un osteopata non appena è possibile, per risolvere fin da subito le influenze del parto e far si che il primo periodo di vita del neonato vada nel migliore dei modi. In questo articolo ci concentreremo sul trattamento della mamma, mentre quello neonatale è possibile leggerlo in questo articolo.
Disfunzioni della sfera pelvica
Le strutture osteo muscolari pelviche subiscono dei veri e propri traumi durante il momento del parto. Infatti è molto frequente trovare disfunzioni dell’osso sacro, del coccige e squilibri muscolari del pavimento pelvico. Queste alterazioni possono portare a dolori lombo-sacrali e di conseguenza difficoltà nel chinarsi, a camminare o ad alzarsi dal letto: azioni fondamentale per la quotidianità di chiunque ma soprattutto di una neo mamma. L’osteopata può riequilibrare queste strutture in disfunzione o, qualora ritenesse necessario, affidare la valutazione della muscolatura pelvica a un’ostetrica o a un fisioterapista specializzato in riabilitazione del pavimento pelvico. Alcuni dolori lombo-sacrali sono dovuti alla congestione data dalla somministrazione dell’epidurale. In questo caso l’osteopata cerca di mobilizzare le strutture per ridurre la congestione locale lombare e lavora soprattutto con manipolazioni viscerali per favorire il drenaggio della zona. In questa situazione si può ricorrere anche all’aiuto della tecarterapia o del kinesiotape.
Post parto e disfunzioni a distanza
Non tutti i dolori post parto sono a livello lombo-sacrale. Spesso si possono verificare cefalee o dolori toracici o costali. Le cefalee molto frequentemente sono dovute alla modificazione delle strutture del bacino. Sono strutture molto distanti eppure sono collegate dalla dura madre, una membrana che parte a livello del cranio e arriva fino al coccige, passando lungo tutto il rachide. Uno stiramento della sua zona inserzionale, cioè il bacino, può provocare disturbi a livello della sua origine, ovvero il cranio. Alcune cefalee possono anche essere di origine ormonale, visto che nel momento del parto vi è un aumento di estrogeni, ossitocina e prolattina. Dopo la gravidanza c’è anche un riassestamento ormonale, per far tornare il corpo della donna alla normalità.
Dolori toracici o costali sono spesso dovuti a squilibri respiratori dato che, soprattutto nell’ultimo periodo, il diaframma ha una funzione molto limitata dall’ingombro della pancia. Per questo la donna in gravidanza è abituata a usare la muscolatura toracica accessoria per respirare, ma non sempre subito dopo il parto riprende la respirazione corretta. L’intervento osteopatico aiuta nel valutare la respirazione, sciogliere le tensioni muscolari respiratorie e ridare mobilità alle strutture toraciche costali.
Osteopatia e parto cesareo
Qualora si fosse verificato un parto cesareo è fondamentale valutare, oltre alle strutture descritte sopra, la cicatrice. La cicatrice da cesareo è connessa ai tessuti sottostanti, cioè alla muscolatura addominale, ai visceri pelvici (utero, intestino) e alle strutture osteo muscolari pelviche (bacino, pavimento pelvico, lombare). Per questo può avere molte ripercussioni su tutte le strutture le strutture citate generando dolori o alterazioni alla funzione pelvica e intestinale. Inoltre è necessario iniziare a trattare la cicatrice il prima possibile dopo la sua guarigione, questo permette di evitare l’insorgenza di aderenze. L’osteopata consiglia di iniziare ad auto-trattarsi la cicatrice cercando di “pinzarla” dolcemente con un goccio di olio neutro o di crema per cicatrici. Sarà poi necessario recarsi dallo stesso per eseguire un trattamento più profondo della cicatrice, anche in relazione a tutte le strutture circostanti.
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Giulia Scudeletti D.O.
Osteopata Kinesisport