Terapia

Propriocezione dopo distorsione alla caviglia

Propriocezione

Con il termine di propriocezione, si intendono tutti i metodi e gli esercizi per rieducare la sensibilità propriocettiva.

Quest’ultima ci permette di conoscere anche ad occhi chiusi la posizione del nostro corpo e dei suoi segmenti nello spazio. Nel nostro corpo particolari recettori,raccolgono i segnali di origine periferica, trasmettendoli al sistema nervoso centrale, che elabora le informazioni ricevute per organizzare adeguate risposte motorie.   La funzione dei propriocettori è quindi fondamentale per regolare il tono muscolare, la postura e la corretta esecuzione dei movimenti.

Lo scopo principale degli esercizi propriocettivi in caso di distorsione di caviglia è quindi quello di rinforzare i muscoli stabilizzatori della caviglia e di stimolare il sistema propriocettivo.

L’obbiettivo finale è quello di allenare il sistema propriocettivo a fornire delle risposte rapide in situazioni pericolose.

Si iniziano ad introdurre esercizi propriocettivi in carico totale quando il paziente ha un carico indolore.

  • Inizialmente gli esercizi vanno fatti svolgere in una situazione di scarico totale. Il paziente e’ sdraiato sul lettino, per abituarlo a percepire le diverse caratteristiche del movimento.

Esercizi in scarico utili a stabilizzare l’articolazione della caviglia, tramite il rinforzo, sono svolti con gli elastici. Questi ultimi permettendo al terapista di dosare il carico, risultano molto utili.

I principali esercizi di rinforzo dei muscoli stabilizzatori della caviglia sono inversione, eversione, flessione ed estensione eseguiti con elastico alla caviglia.

Prima di eseguire gli esercizi propiocettivi in stazione eretta, facciamo recuperare, se non ancora presente, un’equa distribuzione del carico.

Il paziente da seduto e con il piede a terra, esegue esercizi di flessione ed estensione, inversione ed eversione su una tavoletta propriocettiva.

  • Successivamente si propongono esercizi su superfici instabili, come i piani circolari, i tappetini, le tavolette quadrate e le semisfere.

Il paziente deve imparare a mantenere l’equilibrio con semplici movimenti delle caviglie, inizialmente ad occhi aperti e con l’aiuto del terapista, successivamente senza aiuto e senza il controllo visivo.

Il lavoro prosegue poi in stazione eretta su un solo piede, sia sull’arto leso sia su quello sano. In questa fase il terapista può aiutare il paziente, o destabilizzarlo con delle spinte quando ha raggiunto un buon controllo dell’equilibrio.

Per riadattare il passo e stimolare i recettori propriocettivi durante la camminata su un terreno instabile e poco omogeneo è utile far eseguire un percorso propriocettivo, formato da cuscini di diverso spessore , tavolette e ostacoli da dover superare.

La sabbia è un’ottima superficie naturale instabile sulla quale camminare per recuperare equilibrio e propriocezione del nostro corpo.

Se vorrai mandarmi una mail con i tuoi referti sarò ben lieto di risponderti cercando di darti preziosi consigli.

Tieni conto che ogni distorsione, per quanto possa essere classificata in modo simile ad un’altra, ha sempre bisogno di una attenta valutazione. Non basarti solo sulle informazioni che trovi sul web. Il rischio è di ritrovarsi dopo un anno con la caviglia ancora gonfia. E purtroppo questo quadretto infelice ci capita spesso di vederlo nei nostri Centri.

Per saperne di più sulla distorsione di caviglia e sulla propriocezione contattaci cliccando qui.

Dott. Marino Fabio

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