Le visite da effettuare in gravidanza trimestre per trimestre

Le visite da effettuare in gravidanza

di | Ottobre 19, 2022

Durante i nove mesi è opportuno, anche se la gravidanza è una condizione fisiologica, che la futura mamma si sottoponga ad alcuni controlli. L’istituto Superiore di Sanità raccomanda infatti almeno 4 visite da effettuare in gravidanza e un’ecografia, ma in Italia le visite da fare in gravidanza sono generalmente di più.

Il servizio sanitario nazionale offre infatti due/tre ecografie, una per semestre, anche se generalmente la maggior parte delle donne eseguirà privatamente un’ecografia al mese.

Vediamo trimestre per trimestre quali sono le visite da effettuare in gravidanza.

Le visite da effettuare in gravidanza trimestre per trimestre
Le visite da effettuare in gravidanza trimestre per trimestre

Le visite in gravidanza: Primo trimestre

Il primo trimestre inizia dal giorno dell’ultima mestruazione e termina a 12 settimane + 6 giorni. Generalmente dopo un test di gravidanza positivo si devono richiedere al ginecologo o al medico curante gli esami del sangue per confermare l’effettivo stato di gravidanza. In questa occasione si eseguono solitamente anche alcuni esami aggiuntivi del primo trimestre che completano il quadro di salute della madre. Dopodichè si potrà prenotare la prima ecografia garantita dal sistema sanitario nazionale e quindi gratuita, chiamata appunto prima ecografia ostetrica. La prima ecografia dovrebbe essere eseguita entro le prime dieci settimane o perlomeno entro il primo trimestre. Durante questa prima visita si potrà confermare lo stato di vitalità dell’embrione, si potrà sentire il battito cardiaco (presente già dalla sesta settimana) e datare con più precisione l’inizio della gestazione. Durante la prima visita il ginecologo solitamente effettuerà anche una visita interna per valutare il collo dell’utero. Una valutazione interna non sarà poi necessaria ad ogni appuntamento. L’ecografia del primo trimestre, a differenza delle successive che saranno addominali, sarà un ecografia interna, in quanto l’embrione è troppo piccolo per un ecografia all’addome. Durante la prima visita si valuterà anche la storia clinica della madre, si prenderanno in considerazione eventuali fattori di rischio per programmare, qualora fosse necessario, delle visite più approfondite. Inoltre si verrà informate di tutti gli iter da seguire per le successive visite, i test e gli screening raccomandati, i corsi di accompagnamento alla nascita, precauzioni e dieta raccomandata.

Il Bi-Test

Il Bi-Test è un esame non obbligatorio ma consigliato, che si esegue nel primo trimestre di gestazione, generalmente tra l’undicesima e la quattordicesima settimana. Consiste in due differenti esami: Un prelievo di sangue e un’ecografia. Dunque è un esame assolutamente innocuo per la salute di mamma e bambino.

Il prelievo di sangue valuterà i livelli di Pappa-A (proteina plasmatica A associata alla gravidanza) e di beta-hCG (frazione libera della gonadotropina corionica), due sostanza di origine placentare che si trovano anche nel sangue materno. Queste due sostanze possono essere di valore alterato nel caso in cui il feto sia colpito da sindromi genetiche come la sindrome di Down.

La seconda parte del test sarà una ecografia per misurare la translucenza nucale. Quest’esame valuterà anche la presenza dell’osso nasale. La translucenza nucale è la quantità di liquidi presenti tra la colonna vertebrale e la pelle della nuca. la misura di questo spazio tende ad aumentare nei feti con alterazioni cromosomiche.

la combinazione dei dati ottenuti da questi due esami determinerà un fattore di rischio per alterazioni cromosomiche basso, medio o alto. In caso di medio-alto rischio è consigliabile eseguire esami più invasivi come la amniocentesi o la villocentesi o il più moderno ma costoso test del DNA fetale.

La villocentesi

La villocentesi è un esame di diagnosi prenatale invasivo per la donna e consiste nel prelievo dalla placenta materna di villi coriali. Viene eseguito tra l’undicesima e la tredicesima settimana, è quindi un esame diagnostico precoce che può essere eseguito nel primo trimestre. La villocentesi è consigliata quando lo screening di primo livello quali bi-test abbiano rilevato un alto rischio di patologie malformative o in casi di familiarità di patologie genetiche nella coppia. Il prelievo è una procedura ambulatoriale senza anestesia che viene eseguito sotto guida ecografica. Il rischio di aborto spontaneo esiste seppur minimo e si aggira attorno all’1%. Dopo circa un’ora dal prelievo si esegue un ulteriore ecografia per verificare la salute del feto. Nei giorni successivi all’esame possono presentarsi nella madre, febbriciattola, perdite ematiche e crampi uterini.

Il patrimonio genetico dei villi è identico a quello embrionale. Lo studio dei villi permette quindi di studiare i cromosomi e individuare eventuali anomalie fetali.

Le visite in gravidanza: secondo trimestre

Il secondo trimestre inizia a 13 settimane + 0 giorni e termina a 27 settimane + 6 giorni. in questo trimestre troviamo forse le visite più importanti da effettuare in gravidanza.

Durante il secondo trimestre si identificano con più precisione le donne con parametri non fisiologici e a rischio. In questi casi deve essere rivisto il piano di assistenza. Per esempio, in caso di rischio per il diabete gestazionale si programmerà una curva glicemica; In caso di emoglobina bassa si prevederà invece un integrazione di ferro.

La seconda ecografia gratuita prevista dal sistema sanitario nazionale si chiama ecografia morfologica e si dovrebbe eseguire tra la diciannovesima e la ventiduesima settimana, dunque nel secondo trimestre. La morfologica è una delle visite in gravidanza più importanti perchè permette di individuare eventuali malformazioni del feto e valutare la salute del bebè. Solo a questo livello della gestazione è possibile valutare se tutti gli organi sono correttamente sviluppati, per questo non avrebbe senso farla prima. Inoltre in queste settimane il rapporto tra feto e liquido amniotico è perfetto per avere una bella immagine. Nel caso però l’ecografia precedente avesse rilevato dei dubbi è comunque possibile effettuare una pre-morfologica anche nelle settimane antecedenti. Inoltre, se già non lo si è scoperto prima in questa ecografia è sicuramente visibile il sesso del bambino. L’esame dura circa 30 minuti ma questo tempo è variabile e dipende molto dalla posizione in cui è il feto. Esso potrebbe essere in una posizione un po’ scomoda per vederne tutte le parti, in questo caso l’esame potrebbe durare di più.

L’amniocentesi

Solitamente l’amniocentesi viene eseguita tra la sedicesima e la diciottesima settimana ed è quindi un possibile esame del secondo trimestre. Come per la villocentesi, anche questo esame permette di valutare eventuali anomalie cromosomiche ed è pertanto consigliato in caso di familiarità nella coppia o in caso di alto rischio trovato negli esami di screening di primo livello. Lo svantaggio dell’amniocentesi rispetto alla villocentesi è che è possibile farla in età gestazionale più avanzata e quindi avere dei risultati più tardivi. Il vantaggio invece è quello di un minor rischio di contaminazione con cellule materne e un minor rischio abortivo. Ormai però questo rischio risulta livellato dalla migliore qualità delle tecniche di esecuzione dei due esami.

L’esame consiste nel prelievo di liquido amniotico, che verrà poi analizzato in laboratorio. Dall’analisi emergeranno oltre alle anomalie cromosomiche anche altre malformazioni fetali quali spina bifida, anencefalia, meningocele e difetti della parete addominale.

Le visite in gravidanza: terzo trimestre

IL terzo trimestre inizia a 28 settimane + 0 giorni e termina con la nascita del bebè a circa 40 settimane.

In questo trimestre si eseguirà un’altra importante ecografia tra la 32esima e la 34esima settimana chiamata ecografia di accrescimento fetale. Questa ecografia è raccomandata ma non obbligatoria e il sistema sanitario nazionale non la include nei livelli di assistenza in una gravidanza fisiologica, sarà invece gratuita per gravidanze a rischio o con complicazioni. Tra tutte le visite da effettuare in gravidanza questa serve soprattutto a valutare la stima del peso del feto e in generale la crescita, andando a comparare i valori di alcune misure biometriche con le curve di riferimento. L’ecografia è anche importante per valutare lo stato di benessere del feto: La sua posizione; Il grado di maturità della placenta; La sua posizione e l’eventuale presenza di placenta pervia (ovvero posizionata inferiormente all’utero, in prossimità della cervice) e la quantità di liquido amniotico. Laddove l’ecografia abbia rilevato uno scarso accrescimento è opportuno eseguire un ulteriore esame chiamato flussimetria che misurerà la quantità e a velocità del sangue che circola in un determinato vaso sanguineo. Questa procedura è innocua e non comporta rischi per mamma e bambino.

Altre visite da effettuare in gravidanza durante il terzo trimestre potranno essere:

Alla 32esima settimana, se l’ecografia del terzo trimestre aveva rilevato che la placenta copriva la cervice uterina si eseguirà una nuova ecografia.

Mentre tra le 32 e le 33 settimane, se il feto è podalico, è possibile valutare la tecnica di moxibustione per ottenere la posizione cefalica. La posizione del feto verrà controllate ulteriormente a 36 settimane.

Se sei in gravidanza prova a leggere anche quest’articolo che potrebbe interessarti.

Per avere maggiori informazioni non esitare a contattarci cliccando qui.

Dott.ssa Baccaro Sara

Collaboratrice Kinesisport