Imprenditoria sanitaria

Business plan per Centro medico-fisioterapico, Personal Trainer

Se non hai mai letto un mio articolo mi presento in poche frasi: sono Fabio Marino, fondatore dei Centri medico-fisioterapici Kinesis Sport. Laureato in Economia della Start-up e in Scienze Motorie, specializzato in amministrazione finanziaria e posturologia. Fino al 2015 ho lavorato come professionista all’interno del primo Centro Kinesis Sport e dal 2015 mi occupo d’imprenditoria sanitaria, ho aperto altri 6 Centri in autonomia, tutt’ora attivi, e svolgo l’attività di consulente esterno ai professionisti della sfera sanitaria e del benessere aiutandoli ad aprire i propri Centri o risolvere problemi interni soprattutto col Team di lavoro.

Nell’articolo di oggi parleremo di business plan per attività sanitarie e del benessere, perché è una domanda che mi fate spesso durante le consulenze private.

Entro subito nel vivo dell’argomento dandovi una buona notizia ovvero che tutti, e dico tutti possono imparare a creare un business plan basic.

Serve un pò di dimestichezza con la matematica di base, l’utilizzo di un foglio excel e una visione completa del proprio progetto imprenditoriale. Per saper invece realizzare un business plan avanzato, dove vengono identificati anche flussi di cassa, ammortamenti, ratei ecc serve sicuramente anche qualche conoscenza economica maggiore. (Bisogna studiare).

Prima di tutto voglio rispondere al quesito principale che è:

Perché è importante un business plan in ambito para – sanitario?

Saper fare un business plan è fondamentale per due motivi. Il primo motivo è che senza un business plan non saprai mai in che direzione stai andando dal punto di vista finanziario. Un pò come voler viaggiare con una barca in mare aperto senza una bussola. Si naviga a vista e si identifica la propria attività come redditizia, o meno, a seconda di quanto rimane in cassa alla fine di un determinato periodo. Ma questo sarebbe il commento frutto di una percezione e di una emotività che nulla ha a che vedere con la programmazione calcolata di un’attività.

ll secondo motivo è che, se hai bisogno di soldi in prestito per la tua attività nascente, o già avviata, devi saperti presentare da imprenditore. Anche se sei alle prime esperienze. Questo perché nessuno ti regalerà mai niente. I soldi vengono prestati a chi trasmette la sicurezza che quel progetto o quegli investimenti da realizzare “staranno in piedi”.

Cos’è un Business plan?

Il business plan di fatto è una sorta di carta d’identità del tuo futuro Centro (o dell’attuale Centro).

Quelli fatti bene, sono costituiti da due parti:

-Prima parte descrittiva

-Seconda parte numerica

Nella parte descrittiva devono essere riportate una serie di informazioni argomentate tra queste:

-Breve descrizioni delle persone che prendono parte al progetto imprenditoriale

-Eventuali progetti realizzati in passato (poche righe)

-Descrizione dell’attività che si vuole realizzare

-Definizione precisa e argomentata delle motivazioni che spingono a realizzare il progetto

-Canali attraverso i quali ci si vuole far conoscere

Nella parte numerica invece si descrive in termini matematici il funzionamento del vostro Centro. Che sia il vostro un Centro di fisioterapia, medico, di personal Trainer o ancora una palestra, la creazione di un Business plan non cambia. Si sviluppa sempre allo stesso modo. Quello che cambia saranno alcune voci da inserire all’interno.

Parte numerica del business plan per Centro fisioterapico – medico – personal trainer

La parte numerica è di fondamentale importanza.

Ti servirà a capire, sia a te che ad eventuali stackholders, la sostenibilità del progetto. Un imprenditore formato e svezzato infatti, non valuta mai un business come “bello o brutto” sulla base delle emozioni correlate.

Avviare un’attività perché “ci piace” e siamo appassionati è un grande errore. Può andar bene, ma può anche andare male se non sono stati fatti bene i conti della serva. Quando mi viene proposto un business, prima ancora di sentire l’intera descrizione del progetto chiedo di mandarmi un business plan. Da qui poi si inizia a parlare se ci sono gli estremi.

La parte numerica serve innanzitutto a ridurre al minimo il rischio di compiere errori. Se vi accorgerete che i margini di riuscita non esistono o sono minimi, dovrete rivedere l’intero progetto o parte di esso.

PIANIFICA ALLA SCRIVANIA IL TUO BUSINESS SANITARIO

Business plan parte numerica in ambito sanitario e parasanitario

Il significato ultimo della parte numerica, come anticipato prima, serve a capire se il progetto può stare in piedi e quindi tradotto, se le entrate possono essere sufficienti a sostenere tutti i costi fissi, semifissi e variabili. (Non stiamo a parlare in questo articolo di ammortamenti e rettifiche di bilancio perché non ne veniamo a capo).

Dovrai identificare:

-Tutti i sunk cost (costi iniziali non recuperabili).

-I costi fissi di struttura e gestione una volta che il Centro è attivo.

-I costi variabili (quelli che cambiano in relazione al variare della mole di lavoro).

A questo punto dovrai calcolare il break even point (punto di pareggio tra entrate e uscite) e sviluppare tre potenziali scenari predittivi. Uno ottimale, uno medio facilmente realizzabile e uno pessimo.
Personalmente poi avvio solo Centri in cui anche nella peggiore delle ipotesi (scenario pessimo) l’attività sembra poter stare in piedi senza bruciare liquidità.

Ci tengo precisare due aspetti:

Il primo è che le stime predittive hanno un significato limitato. Non vuol dire che sicuramente si realizzerà sicuramente uno dei tre scenari che abbiamo ipotizzato. Tra teoria predittiva e pratica concreta può esserci un abisso di differenza.

Il secondo punto, che poi si collega perfettamente al primo, è che ciò che differenzia un buon business plan da uno pessimo, è la sensibilità dell’imprenditore. Un bravo imprenditore competente e con esperienza sarà in grado di inserire numeri molto più precisi e vicini alla realtà rispetto a chi è alle prime esperienze.

La difficoltà di un business plan non sta nelle formule matematiche da inserire che sono semplici e trovabili ovunque. La difficoltà di un business plan sta nel capire cosa inserire – in che quantità – e perché inserirli in quel modo. E questo dipende solo ed esclusivamente da quanto l’imprenditore conosce il business e ciò che ci gira intorno.

Business plan in ambito sanitario e del benessere: conclusioni

La realizzazione del business plan può durare anche settimane. Questo perché dovrai dedicarci tempo sempre e solo quando ne hai e sei tranquillo. E va ripreso in mano a più riprese soprattutto se è il primo che realizzi. Questo perché molte voci tenderai ad ometterle se non sei abituato a realizzarlo.

Una volta completato il business plan del Centro, questo potrà servire a te personalmente, per capirne la fattibilità o apportare modifiche al progetto, per poi procedere al ricalcolo. Oppure servirà agli istituti creditizi per comprendere meglio la bontà del tuo business e farti erogare i soldi per partire o per far crescere l’attività.

Il business plan dovrai riprenderlo in mano almeno una volta l’anno per apportare le dovute modiche ogni qualvolta cambia qualcosa all’interno del tuo business per esempio:

-Nuovo personale

-Macchinari aggiunti o rimossi

-Nuovi locali in cui lavorare

-Spese impreviste

-Ecc

Se nulla è cambiato durante l’anno, non dovrai apportare modifiche, ma prenderlo in mano e rileggerlo almeno una volta l’anno ti farà sicuramente bene.

Dott.Fabio Marino

Founder franchising Centri medico-fisioterapici-personal Trainer Kinesis Sport

Imprenditore e consulente strategico di professionisti e imprenditori settore salute e benessere sulle tematiche: pianificazione aziendale, leadership e creazione di un Team, automatizzazione d’Aziende sanitarie. Laureato in Scienze motorie con master in posturologia e terapia manuale. Laureato in Economia della Start-up con master in Amministrazione, gestione e finanza aziendale.

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Per maggiori informazioni sui percorsi personalizzati scrivere a: segreteria@kinesisport.com

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