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Il mal di testa da cervicale, a differenza delle cefalee primarie, non è una patologia a sé stante, bensì un sintomo legato a una condizione di salute specifica: la cervicalgia.
La cefalea cervicale, o più precisamente cefalea cervicogenica, è quindi una patologia correlata a un problema di natura muscolo-scheletrico, che interessa la zona cervicale superiore e, in particolare, le prime vertebre del collo. Solitamente, il mal di testa da cervicale coinvolge tutto il cranio causando un dolore persistente che, nei casi più gravi, può causare la comparsa di nausea, vomito, vertigini e ipersensibilità a luci e suoni.
Il mal di testa da cervicale causa solitamente un dolore unilaterale, coinvolgendo quindi con maggior intensità un solo lato del cranio. Sebbene in alcuni casi il dolore interessi tutta la testa, la cefalea generalmente si irradia dalla regione occipitale del cranio (dietro la nuca) fino alla tempia, alla fronte e all’occhio, coinvolgendo in alcuni casi anche gola, lingua e orecchie.
L’intensità del mal di testa da cervicale è di entità moderata e causa un dolore pulsante e opprimente, paragonabile alla sensazione di aver un cerchio stretto intorno alla testa. Poiché la cervicalgia causa rigidità muscolare, la cefalea può risultare più intensa quando si effettuano particolari movimenti del collo o in caso di postura scorretta.
Sebbene la cefalea cervicale derivi dalla cervicalgia, le cause principali di entrambi i disturbi sono da ricondurre ad abitudini quotidiane errate, motivo di infiammazione, rigidità, tensione e scarsa mobilità.
Tra i fattori di rischio più comuni, il primo riguarda sedentarietà e postura scorretta. Spesso passiamo la giornata davanti al computer, al telefono o con la testa sui libri e, in ognuna di questa situazioni, il collo rimane contratto a lungo, dando luogo a infiammazioni ai muscoli, nervi e vertebre.
Il mal di testa da cervicale può essere inoltre l’effetto di traumi cervicali, ad esempio il colpo di frusta, ma anche di pratiche sportive “violente”, ad esempio nel caso degli sport di contatto. Se non adeguatamente trattati, questi shock fisici causano un’instabilità delle vertebre e dei muscoli che le proteggono, creando contratture croniche e causando una cefalea persistente, che può accompagnare il paziente anche per periodi di tempo molto lunghi.
Infine, la cefalea cervicale, può essere dovuta a fattori genetici come malformazioni nella curvatura della colonna vertebrale, o la malocclusione: quando le arcate dentali non si chiudono adeguatamente, oppure si ha la tendenza a digrignare i denti, si creano tensioni della mandibola, causa di infiammazione e dolore che si propagano fino alla testa e al collo.
La cervicalgia e il mal di testa causato dalla cervicale non vanno trascurate poiché lo stato infiammatorio potrebbe diventare cronico. Una volta eseguita una valutazione clinica che escluda la possibilità di una cefalea primaria, bisogna intervenire per impostare una terapia di cura adeguata.
Nella maggioranza dei casi, il trattamento più immediato e meno invasivo è quello fisioterapico: la fisioterapia è infatti utile per correggere problemi posturali, muscolari e scheletrici, e per ripristinare la funzionalità della parte affetta dal disturbo, una volta attenuato lo stato doloroso. Il percorso fisioterapico comprende l’utilizzo di tecniche manuali di manipolazione e mobilizzazione della colonna cervicale, ma anche esercizi terapeutici di riabilitazione, di stretching e rafforzamento muscolare. Infine, il paziente può essere sottoposto a tecniche di tecarterapia, ozono terapia e agopuntura.
Sarà il medico a indirizzare la persona verso il trattamento di fisioterapia per il mal di testa da cervicale più adatto, e il fisioterapista interverrà per promuovere un percorso di guarigione.
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