QUALE FISIOTERAPIA PER LA SCIATICA - Fabio Marino

QUALE FISIOTERAPIA PER LA SCIATICA – Fabio Marino

di | Aprile 13, 2021

In questo articolo puoi conoscere quale fisioterapia è la più idonea in caso di sciatalgia…

Quale fisioterapia per la sciatica si deve scegliere. La risposta non è sempre semplice

Per chi ha sofferto di questo tipo di dolore chiedersi quale fisioterapia per la sciatica porre in essere per risolvere il proprio problema è una delle domande principali.

I sintomi che derivano da un dolore alla schiena di tipo sciatico, specialmente se siamo stati vittima di un episodio acuto, sono molto riconoscibili.

Sono dovuti all’interessamento di un nervo che ha un decorso e un’innervazione precisa e che, qualora sia interessato da fenomeni compressivi, infiammatori o di altro genere, dà una sintomatologia tipica molto dolorosa.

Inoltre, in più rispetto al dolore possiamo avere anche risentimenti sulla componente della sensibilità oppure ancora sul versante della forza muscolare.

Il nervo sciatico è, infatti, un nervo cosiddetto misto, cioè ha la caratteristica di possedere delle fibre che innervano in diverso modo le parti del corpo.

Quale fisioterapia per la sciatica mettere in campo nel caso fossimo vittima di questi dolori è la cosa più importante che dobbiamo decidere.

Le tecniche, gli approcci, le manualità e gli esercizi che possono venire proposti dal terapista, infatti, sono molti e hanno delle finalità proprie, per ciascun approccio e per ogni paziente.

Che cos’è l’ernia del disco?

Prima di tutto, vediamo di cosa parliamo esattamente quando affrontiamo il problema di quale fisioterapia per sciatica fare. Iniziamo con la descrizione, seppur breve, delle caratteristiche dell’ernia discale. Spesso, infatti, è presente in questi casi.

In un altro articolo di questo blog abbiamo affrontato il discorso del bulging discale al quale vi diciamo di fare riferimento. Qui facciamo un ulteriore breve accenno dicendo che, molto spesso, la sciatalgia è dovuta a una protrusione o alla presenza di un’ernia discale.

L’ernia è la fuoriuscita di materiale che fisiologicamente è contenuto tra le vertebre, dallo spazio presente tra le articolazioni della colonna. Diciamo che è l’evoluzione in negativo della protrusione discale. Cioè del bulging.

È dovuta a una compressione continua a livello della colonna che esita in una riduzione degli spazi tra le articolazioni della schiena. In certi casi, e sono la maggioranza, sono presenti anche dei fenomeni di discoartrosi e spondiloartrosi. In questo caso la fisioterapia da mettere in atto è specifica e indispensabile.

Qual è la prima cosa da fare?

Quando il dolore inizia a essere presente, in prima istanza abbiamo la necessità di fare una visita specialistica da un medico esperto in colonna vertebrale e farci porre una diagnosi sulle cause che determinano la sintomatologia.

Se la situazione è più importante, e sono presenti dolori più gravi, a volte è necessario ricorrere a un ricovero ospedaliero e anche a un intervento chirurgico.

Siamo già quindi entrati nel vivo della discussione in merito alla sciatica e al mal di schiena che ne deriva. Procediamo però con maggiore ordine e facciamo in modo di dare una carrellata di quelle che sono le potenzialità della fisioterapia e i mezzi utilizzati.

Anche perché prima che ci venga un episodio acuto, possiamo fare molte cose.

Fase numero uno. La prevenzione

Nel momento in cui una sintomatologia dolorosa di tipo sciatico si presenta, è molto probabile che sia stata già identificata una patologia pregressa (cioè presente prima dell’episodio) oppure un tecnico di fisioterapia o il nostro medico di base, magari, ci abbia già segnalato di un disturbo posturale di base.

È in quel momento che è necessario prendere seriamente quello che dicono gli esperti e non lasciare che la situazione tenda a peggiorare e a diventare tale da non potere essere più tollerata se non con un intervento medico sanitario importante.

Non è facile che una persona si ponga un obiettivo di salute senza avere dei sintomi. Tutti siamo più o meno orientati verso la continuazione della nostra vita in modo regolare, senza modifiche sui comportamenti, fino a che non ci succede qualche cosa che ci costringe a farlo.

Dobbiamo però essere consapevoli che nei casi come questo, ancora prima di chiedersi quale fisioterapia per sciatica fare dopo, dovremmo chiederci quale ginnastica adottare prima affinché non si manifesti la sintomatologia acuta.

Che cosa possiamo fare per prevenire?

Una pubblicità di tempi addietro finiva con la frase “… perché prevenire, è meglio che curare” e tutti in linea di massima siamo concordi. Però, va detto che è più impegnativo. Anche perché non se ne vede la condizione di urgenza, ma solo di necessità, e anche eventuale.

La prevenzione quindi precede la domanda rispetto a quale fisioterapia per la sciatica iniziare, e quella spetta a noi. Per quella parte ci sono i tecnici fisioterapisti e i medici referenti.

La prevenzione quindi è una fase importantissima per il nostro benessere in generale e in particolare per quello della schiena.

Che cosa possiamo fare per tenere la schiena in forma?

I consigli che diamo in questo ambito non possono che essere generici. Se volete però delle specifiche più dettagliate non esitate a fare riferimento al personale sanitario di vostra fiducia.

Per tenerci in forma dobbiamo:

  • Curare l’alimentazione
  • Fare esercizio aerobico costante
  • Fare stretching
  • Non impigrirci
  • Avere una vita di relazione possibilmente stabile e ricca
  • Coltivare degli interessi

Per ognuno di questi aspetti non dobbiamo farci prendere dalle fobie o da insane pratiche estremiste che poi non vedono altro che dalla loro prospettiva, anche delle situazione complesse.

Noi non ci addentriamo sulle necessità alimentari, come sulla qualità della vita di relazione e sull’ambito sociale. Dal punto di vista della qualità del benessere corporeo, però, possiamo essere molto utili per far capire meglio come possiamo tenerci in forma e mantenere la nostra schiena in buona salute.

Facciamo in modo di ridurre al massimo le complicazioni che possono derivare da una mancata attenzione per la schiena. Vediamo insieme un po’ più nel dettaglio alcuni consigli su attività preventive per la schiena.

La pratica costante e commisurata all’età di un’attività aerobica è consigliata da tutti gli specialisti. 

Significa esercitare il corpo con una pratica per noi piacevole che coinvolga il sistema cardio respiratorio. Ad oggi anche le palestre sotto casa sono dotate di macchinari per fare movimento con il controllo delle attività cardiache e respiratorie. Ci sono dei macchinari appositi come le cyclette, i cicloergometri, i tapis roulant e altri strumenti che aiutano in modo molto efficace e mirato.

Sono adatte sia per gli sportivi di livello, i quali hanno di solito un programma di allenamento preciso e seguito in tutti i parametri, così come sono anche adeguate per persone che non sono particolarmente avvezze allo sport.

Le impostazioni che si possono dare sono personalizzare.

Se non abbiamo voglia di andare in una palestra specializzata, non ha importanza e non è fondamentale.

Chiediamo al tecnico cosa possiamo fare per il benessere della schiena e del corpo prima di dovergli chiedere a quale fisioterapia per la sciatica dobbiamo accedere.

Nella maggioranza dei casi è sufficiente fare una passeggiata di buon passo per circa una mezz’ora (che, mi dispiace per le signore, ma non è l’equivalente di una passeggiata sotto i portici a vedere le vetrine!), oppure fare un giro in montagna o in bicicletta.

ANCHE LE ATTIVITÀ COME LA DANZA E IL BALLO SONO MOLTO INDICATE, SPECIALMENTE PER LE PERSONE DI UNA CERTA ETÀ.

La lunghezza dei muscoli è importante per mantenere l’elasticità. Facciamo stretching.

La maggior parte delle persone che hanno nella vita dei problemi di schiena e poi si trovano a dovere affrontare delle situazioni di dolore acuto, deve poi scegliere quale fisioterapia per sciatica fare che sia in grado di contenere i dolori, hanno i muscoli retratti.

A semplici movimenti di flessione in avanti o di mobilità generale della colonna o degli arti inferiori, presentano delle notevoli rigidità e grandi tensioni.

La fisioterapia adotta tutta una serie di test specifici per la valutazione delle condizioni di retrazione e di rigidità: sia essa muscolare o tendinea. Per ogni situazione ha a disposizione delle tecniche manuali o degli esercizi mirati al loro trattamento.

Si possono comunque insegnare degli esercizi anche a chi non non ha ancora sviluppato nessuna sintomatologia. ANZI È LA CONDIZIONE MIGLIORE.

Ci si può rivolgere al terapista anche per avere dei consigli su attività da svolgere. In alcuni casi può essere sufficiente iscriversi a un corso di qualche pratica che contempli una buona dose di esercizi di allungamento; in altri è necessario fare un programma più dettagliato con un fisioterapista che vi segue personalmente.

Pensiamo, però, che allungare i muscoli vuol dire avere a disposizione un’elasticità nel movimento che permette di essere disinvolti nella vita quotidiana e non sovraccaricare la colonna a livello vertebrale.

La sciatica deriva da un sovraccarico permanente a livello delle ultime vertebre lombari.

Una leggera attività sportiva adeguata all’età

Lo sport praticato con giudizio e fatto con l’aiuto di un tecnico che è in grado di seguirci personalmente è una vera risorsa per la prevenzione di molte condizioni di disagio e di dolore.

È anche adeguato, quindi, per le condizioni della colonna che predispongono per la sciatica.

Fare una leggera attività fisica è importante per la schiena.

Importante è farsi consigliare da un tecnico. Non tutti gli sport sono adeguati. Non è vero che il nuoto, per fare un esempio su tutti, vada sempre bene, come non è vero che la bicicletta vada sempre male.

Sono condizioni un po’ più complesse di quello che si sente raccontare dal panettiere quando, andando a fare la spesa, incontriamo un’amica con la quale condividiamo i nostri mali.

Per ogni condizione e per ciascuna persona va pensata, trovata e verificata un’attività sportiva adeguata.

Fare ginnastica propriocettiva aiuta a mantenerci in forma

La forma di ginnastica più specifica in una condizione di prevenzione delle patologie della colonna, ancora prima di pensare a quale fisioterapia per la sciatica fare, è la ginnastica propriocettiva.

Si tratta di una ginnastica che prende in considerazione non solo gli aspetti della mobilità e della muscolatura, ma anche il controllo e la consapevolezza del movimento.

Abbiamo scritto molto su questo argomento. Se siete interessati andate a vedere gli articoli specifici.

Un po’ di massaggi non possono che fare bene

Tutto il corpo è coinvolto quando è presente un disturbo posturale di base che può portare poi a una sintomatologia dolorosa; e spesso quest’ultimo è presente.

È necessario trattare la parte muscolare per evitare che le tensioni si instaurino in modo poi strutturato.

Consideriamo anche che, a volte, una sintomatologia di tipo sciatico, che si pensa dovuta alla schiena trova la sua causa nella sindrome del piriforme.

Facciamoci eseguire una valutazione attenta anche di questo distretto.

La prevenzione non è stata fatta, oppure non è stata sufficiente. Dobbiamo occuparci allora della terapia vera e propria, e di quale fisioterapia per la sciatica scegliere per il nostro caso: con l’aiuto del medico e del fisioterapista.

La fisioterapia e le sue tecniche

Abbiamo già parlato di alcuni aspetti riferiti alla riabilitazione della schiena in casi di dolore e presenza di sintomatologia di tipo radicolare, come è quella della sciatica appunto. In un altro articolo, siamo andati a fondo nella ricerca della terapia più adatta per la cura e la riabilitazione della schiena nelle condizioni di dolore variamente localizzato, considerando anche la terapia fisica.

Vediamo in questo ambito alcune modalità operative che il tecnico della riabilitazione può utilizzare nella cura della sciatica.

  • La rieducazione posturale
  • Il taping neuro muscolare
  • La mobilizzazione passiva
  • Le tecniche di allungamento
  • La decoattazione articolare

Per ognuna di queste daremo delle indicazioni di massima. Nei casi in cui è necessario scegliere a quale fisioterapia per la sciatica fare riferimento, però l’indicazione del terapista e la prescrizione del medico in seguito a una diagnosi precisa, sono dei requisiti indispensabili.

Solo in questi casi si può pensare di affrontare con serietà il problema. Infatti, qualora si presentasse il dolore di tipo radicolare sciatico, la situazione è da prendere in considerazione in modo molto serio.

La rieducazione posturale

Le tecniche di rieducazione posturale hanno l’obiettivo di aiutare il paziente a riprendere una postura corretta e a correggere gli squilibri posturali che determinano un sovraccarico alla colonna.

Ci sono alcune tecniche che ad oggi sono riconosciute come efficaci e adeguate.

  • La rieducazione posturale globale (RPG)
  • Il metodo Mezieres
  • La tecnica McKenzie

Sono degli approcci terapeuti fondamentali nel caso specifico dei dolori alla colonna con disturbi radicolari. Si tratta di esercizi che il paziente deve svolgere in modo molto preciso e guidato dal terapista. Sono personalizzati e regolati in base alla patologia e alla capacità del paziente di collaborare.

È necessario abbinare con la respirazione una serie di contrazioni e decontrazioni controllate in base alle indicazioni del tecnico che, per ogni caso, sceglie quale fisioterapia per la sciatica adottare e quali progressioni proporre per il paziente.

Una tecnica particolarmente efficace per la riduzione del bulging discale e della sintomatologia di tipo sciatico è l’adozione del metodo McKenzie.

Anche in questo caso si tratta di esercizi. Sono da insegnare al paziente che deve svolgere con costanza a casa. Sono studiati in conformità a una valutazione sintomatologica precisa che prende in considerazione l‘estensione del dolore e la possibilità di riprodurlo o attenuarlo con certi movimenti.

Alcuni esercizi per la schiena utili in caso di sciatica (previo controllo del tipo di ernia da parte del fisioterapista)

Il terapista, in base alle considerazioni valutative effettuate nella prima fase, programma una serie di esercizi che in seguito sono monitorati. Sia per quanto riguarda l’aspetto del dolore, sia in relazione alla mobilità della colonna.

Il taping neuro muscolare

Questa tecnica utilizza dei cerotti non medicati la cui applicazione è in grado di alleviare le tensioni e riequilibrare i muscoli. È utilizzata per coadiuvare la riabilitazione posturale o gli esercizi di rieducazione propriocettiva proposti in terapia.

L’esclusiva applicazione dei cerotti non è risolutiva nei casi come questi, ma accelera e potenzia il trattamento in modo importante.

Nel caso in cui il dolore sia particolarmente presente e invalidante, offrono un sollievo immediato e duraturo per tutto il periodo di applicazione; di solito sono efficaci per 4 oppure 5 giorni.

La mobilizzazione passiva

C’è una parte della seduta che si svolge con il coinvolgimento del paziente e un’altra in cui è il tecnico della riabilitazione a scegliere quale fisioterapia per la sciatica adottare. È una fase della terapia in cui il paziente è mobilizzato passivamente (cioè senza l’aiuto attivo da parte della persona).

Si utilizzano svariate tecniche che hanno delle particolarità e delle specificità per ogni situazione.

Esistono delle mobilizzazioni che coinvolgono la parte articolare della colonna lombare che danno un sollievo immediato alla persona. Possono essere eseguite in terapia e mantenute con l’indicazione dello svolgimento di qualche attività a domicilio.

Si possono eseguire delle mobilizzazioni passive in flessione e in rotazione.

L’obiettivo è di dare maggiore mobilità alla zona da cui parte il dolore e di favorire l’allontanamento dei capi articolari compressi.

Si tratta di tecniche di decoattazione articolare.

Questo significa che i margini tra i capi articolari, da dove proviene la radice nervosa interessata dal processo infiammatorio e doloroso, vendono allontanati uno dall’altro.

Sono tecniche che vanno fatte e controllate da personale specializzato, quindi affidate la vostra schiena a mani esperte di cui avete fiducia e che abbiamo una solida preparazione sanitaria.

Le tecniche di allungamento

Anche la componente muscolare è importante, e quando si deve scegliere quale fisioterapia per la sciatica adottare, va sempre valutata.

Si devono prendere in considerazione i muscoli della colonna, del bacino e degli arti inferiori.

I muscoli della colonna vertebrale sono i multifidi. Si tratta di quelle porzioni muscolari ai lati della colonna vertebrale posti posteriormente. Sono molto complessi nella loro anatomia. Non li descriveremo qui. Per coloro che sono interessati a quest’argomento, possono trovare delle descrizioni dettagliate in qualsiasi sito d’immagini anatomiche presente sul web.

La loro funzione è di sostenere la colonna in tutti i movimenti e durante il mantenimento della postura.

Un ultimo elemento da considerare. Il diaframma

Ogni nostro movimento e qualsiasi momento della nostra giornata, è influenzato dalla respirazione.

Questa è automatica per la maggior parte del tempo ed è prioritariamente consentita dalla presenza di un muscolo grande e potente. Fatto a forma di ombrello, divide il torace dall’addome ed è coinvolto in ogni nostro movimento. Il manico dell’ombrello dove si attacca?

Proprio a livello lombare!

La terapia per la colonna e per la sciatica non può non trattarlo.

Se vuoi ricevere più dettagli riguardo alla scelta della fisioterapia più adatta per la sciatica, o per prenotare una valutazione fisioterapica in uno dei Centri Kinesis Sport, scrivimi cliccando QUI.

Dott. Fabio Marino