fisioterapia, medicina e personal trainer: l'importanza dei numeri per gestire un centro di successo

Centro medico-fisioterapico: lunga vita ai numeri!

di | Febbraio 14, 2024

L’importanza dei numeri per la gestione di una Azienda sanitaria e del settore salute e benessere.

In questo articolo affronteremo i seguenti argomenti:

  • I dilemmi dell’imprenditore
  • L’Azienda si gestisce coi numeri
  • Il falso mito
  • La strada a senso unico da percorrere
  • Conclusioni

    I dilemmi dell’imprenditore settore salute e benessere
    Ci sono molte affermazioni a senso unico che mi vengono fatte durante le consulenze private. Per questo articolo mi riferisco principalmente alle seguenti:
    “Fabio non riesco a capire quanto sto guadagnando”,
    oppure “Fabio arriva fine mese e nonostante abbia fatturato molto non ho mai soldi”,
    oppure “Fabio non so se comprare un nuovo attrezzo, non se può essere un buon investimento”,
    O ancora affermazioni del tipo “secondo me stiamo andando bene” leggendo le situazioni in chiave emotiva e non in chiave numerica.

    La domanda successiva che mi viene tendenzialmente posta è:  “Cosa devo fare secondo te?”

    La mia risposta è quasi sempre la stessa: impara a leggere il tuo bilancio aziendale.
    Mi spiace dover dire questa brutta verità. Ma non ci sono alternative.
    Sono consapevole che, se una persona avesse amato i numeri, non avrebbe scelto un profilo professionale legato alla salute e al benessere come: fare il personal trainer, titolare di palestra, fisioterapista, osteopata o altre figure del settore. Avrebbe probabilmente fatto ingegneria, matematica, o facoltà come economia.

L’Azienda si gestisce coi numeri

Purtroppo, se un titolare d’Azienda vuole realmente tenere in mano le redini della propria attività, sapendo in che punto si trova oggi, per capire in che direzione di investimento andare o non andare domani, è necessario che impari quanto prima a leggere un bilancio, conoscere i numeri della propria azienda, e strutturare un sistema di controllo numerico.
Superando così la trappola mentale di leggere le situazioni sulla base di una percezione emotiva. Tradotto significa sviluppare un metodo di controllo e gestione aziendale di tipo oggettivo, e non soggettivo basato su percezioni influenzate dallo stato emotivo giornaliero o di periodo.

Il falso mito

Tendenzialmente a questo punto della conversazione arriva la nuova risposta comune: “a questi aspetti ci pensa il commercialista!”.
Niente di più sbagliato.

Il commercialista non è un consulente d’azienda, è un contabile, ovvero ha il dovere professionale di stilare bilanci aziendali e stati patrimoniali tendenzialmente con una frequenza pari a una volta l’anno. Premesso che ci sono commercialisti più illuminati che trasmettono informazioni relative all’andamento economico e patrimoniale anche più volte l’anno, ma ad ogni modo il loro compito non è quello di definire per l’imprenditore strategie di investimento o disinvestimento conoscendo il settore di riferimento. Bensì quello di “categorizzare” i numeri in un conto economico e uno stato patrimoniale da presentare per la sottoscrizione di autenticità e la consegna alle autorità competenti.

La strada a senso unico da percorrere

Per tutti i professionisti e gli imprenditori che vogliono avere successo, anche nel campo del benessere, è necessario imparare a leggere un bilancio, confrontarlo negli anni, e a definire con largo anticipo se vi sono gli estremi per effettuare un piano di sviluppo a breve, medio e lungo termine, identificando come allocare le proprie risorse economiche aziendali.


Identificare la bontà di un investimento, decidere se smantellare un’area dell’Azienda che non sta portando profitti soddisfacenti, o ancora, capire se vi sono gli estremi per aumentare il listino prezzi, per esempio studiando l’elasticità della propria domanda, sono tutti interrogativi ai quali solamente il titolare ha il dovere di dare una risposta.

Conoscere i numeri della propria Azienda e identificare le azioni strategiche da mettere in atto (che possono essere di sviluppo o di correzione dell’andamento), consentono all’imprenditore di aumentare quello che è il proprio effetto leva: ovvero la capacità di adottare in poco tempo azioni che determinano un grande cambiamento per la propria azienda.
Faccio un rapido esempio: un professionista che non sa leggere il bilancio e non ha competenze di tipo economiche potrebbe pensare che per aumentare i propri guadagni, si potrebbe lavorare di più.

Un imprenditore, che invece gioca con i numeri, può essere in grado di individuare aree del proprio business inefficienti, o caratterizzate da bassi margini operativi, che necessitano di una correzione in termini di: riduzione dei costi o possibilità di aumento del listino prezzi.

A fronte di questa “semplice” decisione studiata da una scrivania, l’imprenditore vedrà così gradualmente nel corso dell’anno successivo cambiare la situazione economica e patrimoniale della propria azienda senza aver saturato il proprio tempo libero nel cercare di fatturare di più. Questo è quello che chiamo effetto leva dell’imprenditore. Ovvero piccole azioni per grandi cambiamenti.

Conclusioni

Questo risultato è raggiungibile solo ed esclusivamente se tutti i professionisti e gli imprenditori del settore della salute del benessere che disdegnano i numeri, ridimensionasse il proprio ordine di priorità, e decidessero di dedicarsi un po’ meno all’aspetto tecnico, per acquisire nuove competenze di tipo economico, amministrativo e finanziario.

Conoscere i numeri, per le Aziende moderne, è di fondamentale importanza. Questo perché la concorrenza è agguerrita, e non si può pensare di migliorare la propria Azienda solo dal punto di vista quantitativo. Raggiunto il livello in cui ci troviamo oggi, è necessario uscire dalla propria comfort zone, per acquisire competenze in grado di migliorare anche l’aspetto qualitativo della propria Azienda. Questo rappresenta la chiave del successo di tutti gli imprenditori che, per esempio, hanno come me, l’ambizione, non solamente di far andar bene il loro primo Centro, ma di aprirne altri su più ampia scala. Sulla base di una percezione questa crescita non è possibile. Fondare invece i propri ragionamenti su numeri attuali e prospettici, il sogno può diventare realtà.

Dott.Fabio Marino

Founder Centri Kinesis Sport e Kinesis Sport franchising.

Imprenditore e coach di professionisti e Centri Fitness-PT.

Laureato in Economia della Start-up con master in amministrazione, gestione e finanza aziendale.

Laureato in Scienze motorie con master in posturologia. Ex terapista e preparatore atletico di sportivi professionisti.

Autore dei libri:

-“REALIZZA IL TUO SOGNO

-“IL VIAGGIO: DA PROFESSIONISTA AD IMPRENDITORE IL SUCCESSO SI PIANIFICA ALLA SCRIVANIA”.

-“MAGIC PILLS”: PERLE D’IMPRENDITORIA SANITARIA

Per consulenze personalizzate scrivere a: segreteria@kinesisport.com

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